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“Italiani e iraniani hanno la stessa faccia, non vedo tante differenze, entrambi sono popoli amichevoli ed accoglienti”. Mahsa Mardani, è un’atleta iraniana, studentessa di educazione fisica a Teheran, che all’Universiade Napoli 2019 ha partecipato nelle competizioni del taekwondo. “Sono soddisfatta della mia gara – dice – il mio team ha vinto un oro e cinque medaglie di bronzo. È andata davvero molto bene”. Mahsa alloggia nel Villaggio Atleti di Caserta ma è spesso a Napoli per incontrare il resto della delegazione iraniana ospitata nel Villaggio Atleti alla Stazione Marittima. “Caserta è una bella città ma Napoli – aggiunge – è meravigliosa. Finora ho avuto modo di girare un po’ il centro storico nella parte vicina al Porto e sono rimasta affascinata. Solo non mi aspettavo che qui facesse così caldo”. Per il capo delegazione, Hussain Nazari, docente di taekwondo all’Università di Teheran, una manifestazione come l’Universiade ha il merito di ospitare Paesi di tutto il mondo. “È davvero importante vedere sotto un’unica bandiera, quella dello sport, atleti provenienti da così tanti Paesi, alcuni anche in conflitto tra loro, che s’incontrano nel segno dell’amicizia e del rispetto. Lo sport – prosegue – è fondamentale nell’educazione dei giovani studenti. Anche nelle Università iraniane è molto diffuso, e tanti sono anche i corsi di specializzazione per diverse discipline come il taekwondo, il calcio, la pallavolo”, conclude.

Redazione On Line