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Le punture di spillo di Gigi Bove. Nel giorno della candidatura ufficiale a sindaco, colui che guiderà una coalizione (al momento formata già da tre liste), non le manda a dire. Lancia la sfida a tutto campo. «Spero –ha ironizzato- che resti questo il livello dei mie avversari. Visto lo spettacolo di questi giorni, vinceremo». Gigi Bove si è presentato stamattina da par suo: «Io non scendo in campo perchè il mio impegno politico, di manifesta opposizione e chiara alternativa al regime partitocratico, trasformista e consociativo che ha dato il meglio di se nell’ultimo Consiglio Comunale, non è mai cessato. Anzi dico di più: non ho mai smesso di fare campagna elettorale». Al momento Gigi Bove è un candidato a sindaco che si regge su tre liste: Cambiamo Insieme  Maddaloni, Maddaloni Pulita (guidata dall’avvocato Stefania Russo) e Maddaloni Bene Comune (il cui leader è l’avvocato Alessandro Laudando). Il tempo delle deleghe in bianco è scaduto. E’ arrivato il tempo dell’impegno con una coalizione «aperta a tutti che va oltre i partiti, libera da staccati e priva di vincoli, affrancata dai partiti e dai padrini politici». E per questo, la coalizione dialogherà con tutti. «Fatta eccezione –ha precisato Bove- con chi spera ancora nella continuità con la passata esperienza amministrativa e si rifiuta di tagliare i ponti con una stagione tragica per Maddaloni». In attesa di divulgare il programma, Bove annuncia che l’obiettivo è che «Maddaloni torni a splendere in normalita’ con chiare politiche per la sicurezza pubblica, con un servizio Nu decente e non esoso e soprattutto un Puc non più redatto negli studi tecnici di qualche professionista locale ma alla luce del sole e con la compartecipazione dei cittadini». Proposte che hanno il sapore dell’accusa verso un modo di fare politica, trasversale e consociativo, che tarda a morire. «Non avendo padrini politici –insiste- come i competitor già in campo, dialogheremo chiunque abbia voglia di trasparenza, legalità, vivibilità, decoro urbano». Ma il passato tragico, le consorterie traversali e la sfrontatezza del potere esercitato contro i cittadini non possono essere dimenticati. «Ai tuttologi –ha detto a chiare lettere- che in questi giorni, con quattro comunicati stampa e buoni propositi vogliono risolvere tutto dico dove siete stati? Lo dico a chi non ha voluto fare opposizione in Consiglio Comunale preferendo il quieto vivere e il comodo tirare a campare». E arriva l’accusa dura: «Da solo ho fatto opposizione, fin dal primo minuto. E ora la mia candidatura ne è la logica conseguenza di tanto sforzo solitario».
Alessandro Laudando, Stefania Russo e Salvatore Di Rosa hanno, in estrema sintesi, presentato l’anteprima del programma che verterà sulla lotta al degrado urbano, il recupero della legalità, della trasparenza amministrativa, l’istituzione dell’anagrafe degli eletti. Tre sono le liste ba sostegno ma sono in corso incontri e trattative con altri e associazioni e movimenti. Tra i presenti l’ex consigliere Peppe Iaculo e Maurizio Masiello, consigliere comunale di Santa Maria a Vico.
bocchetti