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MADDALONI- (di Elio Bove) Il procedimento di esternalizzazione rappresenta veramente un vantaggio per l’Ente locale? Esternalizzare non vuol dire necessariamente avere la possibilità di una gestione efficiente dei servizi. A Maddaloni così è stato, soprattutto quando c’è capitato tra capo e collo la Iap di Cardito. Ma i cittadini ricordano gli antefatti che portarono la città ad “affidare” ad un soggetto terzo la riscossione dei tributi? Oggi tutti in religioso silenzio, mentre a quei tempi volarono querele. Tra i querelati c’ero anch’io, perché in precedenza mi ero permesso anche di contestare i dati della raccolta differenziata e i rischi di un commissariamento dell’ufficio preposto. Purtroppo la previsione si rilevò azzeccata: commissariamento e nessuna controquerela da parte mia. Acqua passata, ma quanta fatica per far capire ai cittadini le nefaste conseguenze delle scelte politiche di quel periodo. Perché protestavamo? E’ ora che i politici di quella amministrazione facciano chiarezza sulla Iap di Cardito. Ma c’è anche tanta presunzione in questa vicenda, che vedrebbe ancora una volta i cittadini pagare un conto salato.Qualcuno pensò, in modo capestro, di liberarsi del suo potere di amministrare. Non c’era solo la decisa volontà di non voler amministrare un servizio pubblico tra i più importanti, ma c’era anche la dichiarata responsabilità di sgravare il personale da un compito lavorativo, che è per tanti aspetti una tutela per i cittadini. All’epoca, per chi è attento alle questioni politiche della città (pochissimi) venivano proposti corsi di formazione gratuiti dall’Anci per i dipendenti dell’Ente. Il nostro, nonostante l’adesione all’Associazione dei Comuni, lasciò cadere nel vuoto una grande occasione. Un disastro fu quello di aver rinunciato ai tecnici esterni qualificati e a costo zero da affiancare al personale dell’ufficio tributi. Forse era il costo zero a non convincere, malgrado l’iniziativa dell’Anci prendeva piede in quasi tutti i Comuni della Campania. Ma a Maddaloni era stato tutto deciso e si diede seguito all’espletamento della gara ad evidenza pubblica di affidare in concessione alla IAP di Cardito la gestione del servizio di accertamento – recupero delle evasioni, di accertamento degli omessi e ritardati versamenti nonchè della riscossione coattiva dei tributi Tarsu – Tares. Niente da fare, il muro era diventato di gomma. La sola risposta fu:è giusto che chi “amministra”, decida. Decida in nome del voto dei cittadini. La solita argomentazione politica, di fatto non argomentata, che ha causato e causa solo sciagure.

Redazione