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MADDALONI- (di Elio Bove) Dopo il sì del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla realizzazione dell’Alta velocità Torino–Lione, il Movimento 5 Stelle punta a fermare l’opera. Eppure il premier Conte è stato chiaro: “Non realizzare l’opera (Tav), adesso costerebbe più che farla”. Decide quindi il Parlamento: al Senato è stata depositata la mozione del Movimento, che impegna il Parlamento a bloccare la realizzazione del Tav Torino-Lione. Le priorità sono altre e a spiegarcele è l’On. Antonio Del Monaco, portavoce del territorio.

Luigi Di Maio e Antonio Del Monaco

“Sono contro la Tav, perché non servirà a nulla. Un’opera costosa, che non porterà nessun beneficio. Va programmato un diverso uso delle risorse da destinare ad opere pubbliche alternative, maggiormente utili ed urgenti, in tutto il territorio italiano”.

Quali?

“Servono infrastrutture che uniscono l’Italia. I problemi sono tanti, basti pensare a quanto tempo ci vuole da Lecce per arrivare a Roma. Non c’è solo questo, se si pensa anche al tempo che ci vuole per arrivare da Reggio Calabria a Napoli e a Roma. Sui collegamenti per unire la Sicilia, siamo da una vita a discutere. Se proprio dobbiamo utilizzare i soldi pubblici, facciamolo nell’esclusivo interesse della nazione, con infrastrutture che una volta per tutte hanno il solo obiettivo di risolvere i problemi tra il nord e il sud del Paese. E’ questa la priorità. Dobbiamo smetterla con la storiella che siamo contrari alle grandi opere. Siamo solo contrari alla Torino – Lione, che è cosa ben diversa”.

Un’opera diversa, ma soprattutto inutile e costosa per l’Italia. E’ così?

“Aggiungo anche svantaggiosa e di rottura, in questo particolare momento della vita politica in Italia. Il Movimento 5 Stelle va avanti per la sua strada e non faremo passi indietro. E’ inutile aggiungere che questo acuirà le frizioni in maggioranza, ma bisogna dimostrare da che parte si vuole stare. Quando si voterà la mozione avremo tutti le idee più chiare”.

Così si corre il rischio di un totale isolamento e di essere accusati di tradimento. La mozione serve solo a salvare la faccia, secondo qualcuno.

“Serve a dimostrare da che parte siamo. Siamo per il no, come lo siamo sempre stati. Come voteranno gli altri e con chi, questo è il problema. Saremo sconfitti? Sarà una sconfitta onorevole e che ci fa essere fieri delle nostre battaglie. Noi non abbiamo affatto tradito l’elettorato della Val di Susa. Se la nostra mozione non passa, saremo solo sconfitti”.

Redazione