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 «Formarsi per non fermarsi». C’è un’eccellenza virtuale, declamata e solo pubblicizzata, e una reale, particata e pure certificata. Come aveva testimoniato l’assessore regionale alla formazione e pari opportunità, Chiara Marciani, i corsi di formazione per la scuola di formazione «Dolce e Salato» sono la nuova frontiera della formazione regionale. E per oltre 40 allievi cuochi, pasticcieri, piazzaioli e bartender è arrivata la certificazione della «formazione permanente EQF4 (quadro europeo della formazione e apprendimento)». Dopo l’addio ai libri, con familiari e amici, alla scuola di eccellenza sono arrivati i diplomi. Come per ogni sessione, la scuola Dolce e Salato anche questa volta ha concesso qualifiche EQF4 riconosciute nell’ambito europeo (cuochi, pasticceri, pizzaioli e bartender), dove i docenti per il periodo didattico sono stati grandi nomi del panorama nazionale ed estero della cucina, pasticceria e della pizza.Mentre, a tenere i corsi propedeutici per le lezioni interne affiancati da validi collaboratori esperti di insegnamento sono stati: Roberto Onorati,Salvatore e Roberto Susta, Antonio Di Crescenzo e l’intero assetto organizzato degli assistenti guidati da Daddio e di Caprio. “In questo momento storico, dove la figura dello chef, l’uomo in cappello e giacca bianca, è diventata un’icona –dichiara Daddio, maestro di vita ed ambasciatore del sistema scuola, cultura ed integrazione – va rimarcato, al di là degli stereotipi, che diventa un esperto professionista chi ha la capacità di prefiggersi degli obiettivi rispettando tutte le fasi della crescita e quelle dell’obbligo”. “Pertanto il consiglio che sento di dare ai prossimi allievi che si accingono a frequentare le scuole di cucina– continua lo chef – è quello di chiedere preventivamente tutto della loro programmazione didattica e del titolo conseguente per proseguire sia per le attività di placement che per il successivo inserimento lavorativo”.“Inoltre – conclude Daddio – voglio sottolineare che la nostra scuola di esperienza ventennale è una rara realtà in mezzo a pseudo-scuole non riconosciute e non accreditate i cui titoli non hanno nessun valore legale nell’ambito professionale”.
bocchetti