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MADDALONI- Si ricomincia da dove avevamo lasciato. Dal lavoro che non arriva dai cantieri di prossima riapertura all’Interporto Sud Europa. Si ritorna dalla vacanze con una mobilitazione. Avevamo scritto che sarebbe stato un settembre caldo anzi caldissimo. E infatti, questa mattina è partito il presidio presso il comune di Maddaloni. In discussione il «cronopragramma per la riassunzione»: circa 30 edili presso i quattro cantieri, affidati alla Sogesa, Gnarra Costruzioni, Calabit, Cacem e soprattutto Temar del gruppo Edimo. Ma i conti non tornano. E la situazione comincia a diventare incandescente. La coperta è corta: secondo le prime indicazioni la Temar dovrebbe assumere questa settimana 7/8 unità e altrettante quella prossima. Solo 2/3 sono in carico a Grarra srl. Nella migliore delle ipotesi si tratta di 20 unità Restano fuori gioco almeno 10 persone. I conti non tornano anche perchè era stato annunciato che, a partire dal 25 agosto, sarebbe cominciata il ritorno per tutti in cantiere. Invece, mancano all’appello (nel bilancio occupazionale) le unità assorbite dalla Cacem e dalla Calbit. Manca all’appello, e questa è una vera incognita, la risposta occupazionale attesa dai cantieri dell’Alta Capacità/Alta Velocità Benevento-Napoli. Si ritorna alla realtà e si ritorna alla mobilitazione per il lavoro.

Redazione