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MADDALONI- Avevamo detto e scritto che Rfi va avanti come un treno. E i tempi sono stati davvero strettissimi. Completate tutte le istruttorie preliminari e le conferenze dei servizi. Resta da sciogliere l’ultimo e unico nodo finale: La Soprintendenza di caserta, che dovrà dare il via libera, continua burocraticamente a rallentare le operazioni. Così, un intervento di assoluta priorità, finanziato e cantierabile viene rallentato. Misteri della burocrazia e misteri di segmenti dello Stato che remano contro altri organi dello Stato. Tempo qualche giorno e scatterà la mobilitazione. Rfi è pronta pure all’affidamento delle opere appena approvate. Soprintendenza permettendo, per la seconda metà dell’anno cominceranno i lavori o comunque tutti gli interventi propedeutici all’attivazione del cantiere. Entro la fine del 2020, il nuovo Ponte Vapore dovrebbe essere quasi pronto e forse inaugurato. Con una spesa di circa 2 milioni e mezzo di euro parte il primo progetto di ammodernamento della rete ferroviaria e della viabilità locale. Il Ponte sarà lineare è fungerà da naturale continuazione dell’attuale sede strada di via Cancello. Due ampia carreggiate per ambo i sensi di marcia e due marciapiedi laterali (oggi del tutto inesistenti) da ambo i lati. Una struttura capace, in contemporanea, di soddisfare il transito veicolare sostenuto, quello dei mezzi pesanti e quello (oggi totalmente negato) dei pedoni e dei ciclisti. Intanto, per la cronaca, anche stamattina l’ennesimo camion (carico di legname) ha tentato di passare nelle strettoie ignorando i più elementari dei divieti. Passerà prima un cammello per la cruna di un ago, un Tir tra le restrizioni del Ponte Vapore o l’approvazione burocratica delle procedure in Soprintendenza?

Redazione On Line