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MADDALONI- Comincia ad innalzarsi significativamente il livello di disagio collegato allo scavo del tunnel ferroviario tra Maddaloni e Valle di Maddaloni. Dopo le polemiche e le segnalazioni per i disagi causati dalle polveri disperse dal vento (che inondano le case del circondario nelle aree di scavo), arriva il ben più serio problema delle vibrazioni. Non c’è paura, ma molto nervosismo. L’utilizzo di esplosivo negli scavi del tunnel base di Monte Aglio (4049 metri) cominciano a produrre vibrazioni avvertite dalla popolazione. E comincia il solito confronto tra gli operatori tecnici che sottolineano che le vibrazioni, misurate con i sismografi (all’interno e all’esterno del tunnel), sono al di sotto della soglia prevista dalla legge. Pertanto, non in grado di causare danni a cose, sottoposte a loro volta al monitoraggio strumentale e fotografico dei “testimoniali”. Il problema vero è che non sono messi in discussione i lavori (eseguiti nel rispetto delle normative di legge) ma le condizioni di gestione delle interferenze con gli edifici esistenti e con gli orari di lavoro. Insomma, le vibrazioni, seppur tollerabili e sotto controllo, ci sono. E qui che arriva la richiesta di chi abita nei dintorni: le persone vorrebbero essere informate sugli orari, i giorni di esplosione e le attività in corso. Insomma, una elementare norma di informazione preventiva in modo tale che le vibrazioni avvertite possono essere decifrate e non subite passivamente e con preoccupazione. Gli scavi sono necessari. Le vibrazioni sono pure entro i limiti consentiti. ma quello che manca è l’informazione preventiva sui livelli di rumore e vibrazioni in modo da trasformare un disagio in una consapevole coesistenza. Soprattutto, in vista del ciclo completo di scavo che avverrà senza soluzione di continuità in 24 ore. Posta la consapevolezza dei disagi derivanti dalla costruzione, l’informazione concertata aumenterebbe la comprensione e la pazienza. Invece, su questo punto c’è molto ma molto da lavorare, come ben sanno i residenti che da mesi convivono con le raffiche di vento miste a terra.

Redazione