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MADDALONI- (di Elio Bove) Quando le persone si sentono minacciate, modificano il loro stile di vita e, di conseguenza, il modo in cui utilizzano quotidianamente la città. Le fasce più vulnerabili della popolazione possono sentirsi particolarmente minacciate. La perdita di libertà che ne consegue diventa un fardello pesante da portare e la qualità della vita ne risente seriamente. A Maddaloni ed in particolar modo nelle periferie, il tema della sicurezza è molto sentito. Da anni, a fronte di furti in abitazioni e aggressioni a locali della movida, la sicurezza dei cittadini è messa a dura prova. A fotografare gli aspetti di un inasprimento della situazione, è Alessandro Cioffi, che a breve darà vita ad un comitato per la sicurezza.

Sandro Cioffi

Quindi è confermata la nascita del Comitato?

Sì. Non si può più tollerare che in una città come Maddaloni i fatti delinquenziali debbano ridursi a notizie da commentare. Bisogna passare ai fatti e coinvolgere tutti quei cittadini che credono nella prevenzione e nella repressione per stroncare sul nascere le azioni, che precludono le migliori condizioni di vivibilità.

Le iniziative delle persone, che fanno del benessere della collettività uno scopo importante, vanno sempre incoraggiate…  

Non bisogna mai tirarsi indietro quando c’è di mezzo una città che presenta insicurezza ovunque ti sposti. Non parlo solo dei furti in abitazioni, di vili aggressioni e all’inciviltà che c’è in ogni angolo della città. Bisogna mettere in atto tutto quello che i cittadini hanno a loro disposizione per arginare i fenomeni che costringono a vivere nella paura e nella scarsa fiducia che il più delle volte si ha verso le istituzioni preposte a contrastarli.

Come intende agire il Comitato?

Partire dalle cose più semplici. Mettere in rete whatsapp tutti i residenti che aderiscono al nostro progetto, per cercare di passare informazioni del tipo auto sospette e furti. Non escludo un servizio di ronda con un mezzo privato per portarsi sul posto dove avvengono le segnalazioni. E’ chiaro che sono iniziative senza scopo di lucro.

Che ruolo avranno gli organi amministrativi della città?

Il Sindaco deve essere parte integrante del nostro progetto, con gli organi preposti alla sicurezza, che raccolgono quotidianamente le segnalazioni delle persone, per agire di conseguenza. Insomma una grande rete e un grande collaborazione per tentare di risolvere la sicurezza nella nostra città.

Subito dopo la costituzione del Comitato, come vi muoverete?

Bisogna sensibilizzare le coscienze, soprattutto di quelli che credono di essere al sicuro. Nessuno è al sicuro per quello che si legge e si vive sulla propria pelle. Al più presto scenderemo in piazza per affermare il diritto a vivere in sicurezza. Vivere in sicurezza è un diritto, la sicurezza è la democrazia. Vogliamo riappropriarci dei nostri spazi e non vivere nel timore che da un momento all’altro qualcuno possa turbare la tranquillità di onesti cittadini.

Redazione