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MADDALONI- L’ennesimo furto in via Cancello. E pensare che solo sabato scorso altri due tentativi di furto  non sono andati a segno in via Pioppolungo e in via Lamia. La situazione delle periferie è allarmante e a nessuno sembra interessare.

Gaetana Crisci

Consigliera Gaetana Crisci, voi che siete anche al centro di segnalazioni e sollecitazioni dei residenti, che fate?

È fondamentale segnalare alle forze dell’ordine anche le azioni e le persone che si aggirano con fare sospetto per i quartieri. È importante denunciare in modo tale da avere un visione realistica del livello di sicurezza presente in città e aumentare così i controlli con pattugliamenti straordinari. Molto spesso i furti e i tentativi di furto non vengano segnalati, non viene sporta una regolare denuncia e le forze dell’ordine non hanno la reale percezione di ciò che accade sul territorio.

Insomma, fare aumentare il livello di attenzione affinchè nessuno si senta solo?

La sicurezza è un bene sociale che deve essere garantito a tutti, in particolare agli individui più deboli e che vivono zone disagiate e certamente le periferie di Maddaloni sono terreno fertile per i delinquenti.

Ogni volta che c’è un evento e scatta l’allarme. Sempre in attesa dell’ennesimo nuovo episodio che scateni una nuova mobilitazione. Così, la storia si ripete all’infinito…

Se continuiamo a sottovalutare il problema potremmo andare incontro a pericolose derive giustizialiste della “sicurezza fai da te”. I maddalonesi hanno paura e il timore non è oggi solo rimanere vittima di reato perchè la paura è diventata uno dei tratti fondamentali del nostro tempo. La paura ci rende insicuri e si riflette nella nostra quotidianità. Quante volte si rinuncia a frequentare determinati luoghi; non si esce la sera; si riducono i viaggi e le occasioni di stare in compagnia nel timore che le nostre case vengano “violentate” ? Inevitabilmente questo ci fa perdere la nostra libertà e aumenta purtroppo ancora di più quel senso di solitudine e di mortificazione che appartiene soprattutto a  chi vive in periferia.

Come se ne esce?

Purtroppo, non è più sufficiente la porta blindata; non ci sembra abbastanza non tenere oggetti di valore in casa. Non ci danno sicurezza le inferriate a porte e finestre, né gli allarmi e la videosorveglianza privata. Nei prossimi giorni presenterò una mozione che mi auguro questa volta venga condivisa nel mero interesse della cittadinanza.

Cosa può fare l’Amministrazione?

Può attivarsi, per esempio, d’intesa con il Prefetto, per istituire organismi di cittadini-osservatori volontari non armati che possano collaborare in attività di informazione alle Forze di Polizia. Può avviare contatti con le agenzie competenti per l’installazione di telecamere a circuito chiuso nelle zone interessate dai fenomeni di furto, spaccio e microcriminalità in genere. Può promuovere un incontro con i rappresentanti dei quartieri e delle frazioni interessate dai fenomeni per valutare le possibili strategie di prevenzione ed intervento sul versante della sicurezza degli abitanti. Può promuovere la creazione di una “Consulta permanente per la Sicurezza”,  a costo zero ed itinerante che si possa riunire agevolmente nelle frazioni e su tutto il territorio comunale e soprattutto nelle zone nelle quali le esigenze di maggior sicurezza sono più avvertite, formata da rappresentanti istituzionali del Comune, rappresentanti dei Comitati di cittadini ed eventualmente allargandola a rappresentanti delle Forze dell’Ordine ed aperta a tutti i cittadini che voglio collaborare, con il compito di fungere da collettore delle esigenze e dei problemi della collettività ed elaborare le risposte più appropriate in tema di prevenzione della sicurezza urbana. Può inoltre attivare contatti con agenzie di polizia privata al fine di concordare una soluzione idonea per lenire i disagi dei cittadini colpiti da furti e razzie. Può istituire uno sportello Sicurezza o Antidegrado che si ponga come obiettivo principale quello di contribuire al miglioramento delle condizioni di sicurezza in ambito urbano ed attenuare e limitare la  percezione d’insicurezza della cittadinanza.

C’è molto da fare, quindi?

C’è tanto da fare ma sembra che nessuno se ne renda conto. Speriamo che dopo le provinciali e le regionali le energie si concentrino sulle problematiche del territorio.

Redazione