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MADDALONI- Vigili urbani a luci spente. Quei quattro gatti che sono rimasti, dopo la grande fuga verso gli uffici (incoraggiata dai politici e dai commissari negli ultimi 10 anni), non hanno nemmeno gli strumenti (auto con lampeggianti funzionanti, divise, gambali e manicotti catarifrangenti per aumentare la visibilità al buio), per gestire in sicurezza i sinistri stradali dopo il tramonto. Per giunta sono senza collegamenti radio e sistemi di comunicazione. E’ accaduto lo scorso inverno, e c’è stata una nota di protesta del Cas. E riaccaduto l’altra sera, dopo il tramonto durante un incidente sulla rampa della variante Anas. Nel frattempo, non è cambiato nulla. Insomma, è a rischio l’incolumità sia degli agenti che degli automobilisti soccorsi. E così più che il solito stato di agitazione, arriva un denuncia. «E’ drammatica la situazione lavorativa dei vigili urbani di Maddaloni –spiega, in una nota, Giuseppe De Lucia (segretario provinciale del Csa)- perché la categoria è mandata al macello senza tutela di nessun tipo». Agenti quasi appiedati, con vetture di pattuglia senza lampeggianti, privi di dispositivi di protezione individuali. E tutti gli altri negli uffici. Ci sono più vigili urbani negli uffici che in strada. La situazione è serissima. Infatti, nessun partito , movimento, politico, consigliere comunale su questo argomento fiata. L’ennesimo regalo della classe dirigente locale (si fa per dire) che non vuole ricordare. Il problema è che non si può tacere: in gioco è la «sicurezza sul luogo di lavoro». E pure quella dei cittadini coinvolti in incidenti. Più emergenza di così?

Redazione