00 2 min 5 anni

MADDALONI- “Caro Giggino (alias assessore alle finanze) ti scrivo, così mi rilasso un pò. E siccome sono molto preoccupato, più forte ti scriverò…”. Potrebbe suonare così la missiva aperta, che è un’interrogazione a tutti gli effetti (sebbene irrituale), fatta all’amministrazione De Filippo su un argomento molto spinoso. “Alternativa per Maddaloni” (ApM) lancia un pubblico quesito: a che punto è il pagamento delle rata dell’interporto Sud Europa? ApM, nei panni di contabile, chiede se la rata di agosto 2019 è stata versata. Se la stessa, magari posticipata a settembre, è stata onorata. Sembra a tutti gli effetti una provocazione, ma non lo è. C’è preoccupazione perchè il sindaco in persona, ad ogni scadenza onorata, con molta solerzia ha avvertito tutti i gruppi consiliari dell’avvenuta transazione. Questa volta il “pubblico avviso”, cioè la telefonata non c’è stata. E monta la preoccupazione. ApM vuole sapere perchè non è stata onorata la tradizione dell’avvertimento. Se esiste davvero una rata in scadenza o diversamente quando scade la prossima. Nel caso di mancato o ritardato pagamento, ApM incalza: “Vorremmo allora sapere quali sono gli atti consequenziali l’amministrazione intende porre in essere. Non per puro spirito di rivalsa ma perchè la conciliazione giudiziale è uno dei pilasti su cui si fonda il bilancio comunale che va salvaguardato”. Insomma, le rate dell’Interporto sono vissute dalla politica locale come l’arrivo delle mestruazioni dalle giovani coppie di fidanzatini alle prime armi: ogni ritardo ingiustificato crea apprensione. Fuori di metafora intorno all’Interporto si respira un’atmosfera strana di attesa e diffusa apprensione non solo per la scadenza elle rate della conciliazione giudiziaria con il comune ma anche per l’apertura dei nuovi cantieri.

Redazione