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All’alba di ieri, intorno alle 6, un nuovo incendio è divampato sulle pendici della collina di Cancello Scalo. Questa volta, però, solo la tempestività dei mezzi di soccorso ha evitato il peggio. I focolai, infatti, sono divampati a ridosso del primo tratto di strada, quello più vicino alle case e prima del cancello con cui la vigilanza dell’Abc, ex Arin, presidia la zona. Proprio i tanti frequentatori mattutini che affollano la montagna a quelle ore per passeggiare o correre hanno lanciato l’allarme. Alle 7,20 sono giunti anche i Vigili del Fuoco che hanno domato l’incendio che era destinato ad allargarsi per via del vento notevole che investiva la zona. È avvenuto così tutto presto che la cittadinanza non ha fatto nemmeno in tempo ad accorgersene. Da un primo sopralluogo, anche in questa occasione, la matrice sembra chiara. Sembra proprio, infatti, che l’incendio sia la partito da un terreno privato, dove con ogni probabilità sia stato ammucchiato fogliame per la pulizia del fondo. E proprio il vento ha fatto il resto, con le fiamme non più circoscritte. Una manovra, questa, in pieno spregio della normativa vigente e di un ordinanza sindacale che difatti vieta qualunque tipo di incendio nelle aree boschive fino al 30 settembre. Eppure solo a fine luglio è stata presentata denuncia contro ignoti per gli incendi in serie che hanno afflitto la collina. “Noi stiamo segnalando la cosa – dichiaravano i denuncianti – non solo per senso civico, ma soprattutto per smuovere la situazione. Occorrerebbe maggior controllo e sorveglianza del tratto che essendo di pertinenza dell’ex Arin ora Abc, ha già i suoi punti di controllo. Sarebbe necessario, poi che il Comune si dotasse del Catasto degli Incendi e censire le aree da inibire al pascolo per cinque anni, come prescrive la normativa recepita dalla stessa amministrazione comunale; infine diffidare Abc e privati ad effettuare il previsto svellimento e la prevista potatura, ancora come da ordinanza comunale, nei tempi previsti”.

Redazione On Line