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MADDALONI- Dopo il danno c’è sempre la beffa. Dopo l’esclusione dall’osservatorio ambientale, dai ristori, arriva il problema degli sforamenti delle concentrazioni di PM10. Dalle centraline (due ad Acerra e una a San Felice a Cancello) poste a guardia del termovalorizzatore spuntano sforamenti dei valori di concentrazione ammessi dalla legge. Non è solo un problema di qualità dell’aria ma anche di attendibilità della rete di monitoraggio. C’è un piccolo dettaglio, l’area urbana più vicina al camino e bersagliata dai venti è quella di Maddaloni. ne parliamo con Angelo Tenneriello, medico e consigliere comunale di Maddaloni Positiva.

Angelo Tenneriello

C’è preoccupazione anche se il termovalorizzatore è fermo per manutenzione?

Proprio per questo la preoccupazione è più forte. Non tanto per i valori di punta ma per gli sforamenti sulle serie mensili che passano sotto silenzio.

Perchè è preoccupato per Maddaloni?

Perchè è l’area urbana esposta all’80 per cento dal regime predominante dei venti. Insomma, quella più bersagliata dagli elementi inquinanti. E in problema è che manca la centralina che dovrebbe registrare le concentrazioni di polveri sottili e ozono ma non quelle di benzene, ossidi di azoto, carbonio e zolfo sul territorio di Maddaloni.

Insomma, oltre ai tassi di inquinamento fa discutere l’inesistenza di una rete di monitoraggio?

Che è assolutamente carente. Non abbiamo gli strumenti, oltre al rilevamento di   Pm 10 oltre la soglia limite (50 microgrammi per metro cubo), che permetta anche di rilevare le fonti a le varie sorgenti.

Insomma, non solo termovalorizzatore?

Non solo. Non abbiamo nemmeno una misura dell’impatto della intensissima circolazione veicolare, che procede per code e intasamenti, tra Maddaloni e Acerra. Qualunque sia la sorgente degli inquinanti sussiste un superamento periodico costante del limite quotidiano dei 50 microgrammi su metro cubo di polveri sottili. La situazione è seria perché non sono i numeri in assoluto a preoccupare ma l’impossibilità di monitorare, in tempo reale l’evolversi della situazione per adottare interventi di mitigazione del fenomeno.

Redazione