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MARCINISE- Riportiamo il comunicato dell’azienda per una gestione non traumatica degli esuberi.

“Bisogna compiere insieme tutti gli sforzi, nel tempo ancora disponibile dalla proroga della CIGS, per utilizzare al massimo le opportunità messe a disposizione da questo strumento per una gestione non traumatica degli esuberi”. È quanto sottolinea Jabil Ciruit Italia, che da anni affronta la problematica situazione dello stabilimento di Marcianise per effetto della crisi del manufacturing in Italia nel settore dell’elettronica.

L’azienda ha dovuto prendere la difficile decisione di avviare, lo scorso 24 giugno, una procedura di licenziamento collettivo che interessa 350 lavoratori, indispensabile per salvaguardare l’operatività e l’esistenza del sito di Marcianise in un contesto di mercato altamente concorrenziale.

“Nel confronto sviluppatosi nei numerosi incontri svolti presso le varie sedi istituzionali, – viene ribadito – l’azienda ha sempre dichiarato la volontà di voler individuare un percorso condiviso, che potesse in tempi certi portare alla necessaria riorganizzazione e razionalizzazione del sito”.

Jabil e i sindacati hanno sottoscritto un accordo per la gestione degli esuberi mediante progetti di reindustrializzazione e di reimpiego del personale presso altre aziende che hanno già dichiarato la loro disponibilità, o con un’incentivazione all’esodo ai lavoratori che vogliono lasciare consensualmente l’azienda, senza ricollocazione.

Pertanto, in funzione del numero di lavoratori che daranno la disponibilità all’uscita ed all’interesse al processo di reimpiego, l’azienda prima del 10 novembre 2019, potrà valutare come proseguire nell’attuazione del piano di ristrutturazione.

Redazione