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MADDALONI- Forse è il passo decisivo per l’abbattimento e la ricostruzione del “Ponte Vapore”. E’ tutto pronto: fatte le conferenze dei servizi, preparati progetti esecutivi, gli atti per l’affidamento delle opere. Disponibile un investimento di 2,5 milioni di euro. Ma il vero ostacolo è la burocrazia. Ne parliamo con l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe D’Alessandro.

Giuseppe D’Alessandro

Assessore D’Alessandro cosa manca?

Il placet della Soprintendenza. Essendo un’opera più vecchia di 70 anni, la Soprintendenza deve dare il parare. Unico problema è che il Ponte è stato abbattuto dalle truppe tedesche in ritirata nel 1943 e ricostruito successivamente dalle truppe Alleate.

Ma questa la storia che conoscono tutti…

Certa. Ma queste cose vanno formalizzate. Ed ovviamente non esiste ente che possa certificare un atto bellico.

E quindi?

Lo certifichiamo sulla base di documenti e studi storici inoppugnabili.

Ma è possibile che un problema si dicurezza e ordine pubblico debba essere ostaggio delle burocrazia ottusa?

Infatti, questo lo abbiamo fatto presente nell’ultimo vertice in Prefettura. E c’è stato un significativo passo in avanti.

Quale?

Il viceprefetto vicario Lastella, per via gerarchica, si farà carico della gestione di questo problema di ordine pubblico e sicurezza. Chiederà alla Soprintendenza percorsi certi per addivenire alla soluzione di questo inghippo. Siamo certi, che siamo alle battute finali.

E’ un passo in avanti significativo?

E’ una svolta e emette un punto fermo. Non si può giocare a perdere tempo con il Ponte Vapore su cui transita non solo il traffico locale, non solo quello provinciale, non solo quello tra la provincie di Caserta e Benevento ma anche tra l’Area metropolitana di Napoli, Caserta e Benevento. Transita il traffico pesante tra l’Asse mediano, la Nola-Villa Literno, la Superstrada Fondo Valle Isclero e l’Appia. Uno snodo fondamentale per la mobilità interprovinciale.



Redazione