00 5 min 4 anni

di Luigi Ottobre

Buone le prestazioni dei vari azzurri impegnati con la rispettive nazionali. Ancelotti confida di rivederli in forma anche nelle prossime gare dei partenopei

Un gol, quanto basta per rigenerare una fiducia perduta e ricaricarsi in vista delle successive sfide. Quelle in cui bisogna cancellare le critiche copiosamente piovute nelle ultime settimane. Nella gara di qualificazione a Euro 2020 contro la Macedonia del Nord, Arek Milik ritrova la gioia di battere il portiere avversario e mandare la palla in fondo la rete, una sensazione che non provava dallo scorso aprile, quando con la maglia del Napoli mise la firma sull’1-3 in casa del Chievo Verona. E sabato, contro i cugini scaligeri dell’Hellas, il polacco ha intenzione di concedere il bis, per tornare a provare l’esultanza di un gol con la maglia azzurra.

Il gol di Milik contro la Macedonia

Ha chiesto più spazio Milik, spinto dalla volontà di dimostrare che la rete messa a segno con la propria Nazionale non è stato solo un episodio ma, piuttosto, quanto è capace di fare. Lui che quando riesce a trovare tregua dagli infortuni ha mostrato una buona capacità realizzativa: 20 i gol totalizzati la scorsa stagione prima di ricadere in preda ai problemi fisici di inizio anno sportivo che gli hanno frenato la preparazione estiva influenzando forma e prestazioni. “Mi piacerebbe giocare un po’ di più, avere più di 15 minuti a partita“, ha detto l’attaccante ai media polacchi. E magari Ancelotti gli concederà ciò che chiede, con la consapevolezza – e la responsabilità – di dover ripagare la fiducia del tecnico azzurro.

Contro la Macedonia del Nord Milik ha duellato con il compagno partenopeo Elmas. Quest’ultimo si è messo in mostra nel match di qualificazione che ha preceduto la sfida con la Polonia, quello vinto contro la Slovenia per 2-1. Una prestazione che lo ha reso protagonista confermando quanto di buono si dice sul suo conto, impreziosita dalla doppietta che ha steso gli avversari, per giunta giocando sulla trequarti alle spalle di Pandev e Nestorovski. L’ennesimo ruolo ricoperto da un giocatore che nonostante la tenera età (20 anni) ha già dimostrato una duttilità tattica che gli consente di agire in varie zone del campo.

Ringrazio pubblicamente il Napoli per aver reso Elmas un giocatore migliore e pronto“, ha detto il CT macedone ai microfoni della radio ufficiale del club azzurro. Chissà se dopo quanto di buono fatto in Nazionale, Ancelotti non decida di continuare nel percorso di crescita di un giocatore che sembra un predestinato, concedendo a Elmas più spazio e le chiavi del centrocampo azzurro.

Dall’altra parte del mondo, in America Centrale, Lozano è andato in gol con la maglia del Messico nel 5-1 rifilato al Bermuda. Proprio come per Milik, la pausa di campionato e il ritorno in Patria sembra aver avuto effetti benefici sull’ex attaccante del PSV. Impegnato con la sua Nazionale nella CONCACAF Nations League, l’esterno partenopeo oltre al gol ha regalato due assist ai suoi compagni e sbagliato un calcio di rigore. Osannato dai suoi tifosi che lo considerano un beniamino – gli hanno dedicato un coro intonato anche nelle discoteche – “El Chucky” è atteso dagli altri suoi tifosi, quelli azzurri, impazienti di osservare le qualità messe in mostra con il Messico e con il PSV e desiderosi, magari, di intonare un coro tutto per lui.

Il messicano dovrà dimostrare che le critiche mosse nei suoi confronti in questi primi mesi a Napoli dovranno essere solo un lontano ricordo. Contro l’Hellas però Lozano potrebbe essere “risparmiato”: tornerà infatti a poche ore dal match del San Paolo ed è probabile che Ancelotti lo tenga in fresco per la gara di Champions contro il Salisburgo, in programma 4 giorni dopo.

“El Chucky Lozano” sulle note di Seven Nation Army
Luigi Ottobre