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MADDALONI- Tre giorni di tempo alla Buttol. Se continua così e se la città non sarà ripulita, il sindaco Andrea De Filippo si avvarrà dei poteri di convocazione di una impresa sostitutiva. E’ questo l’orientamento amministrativo emerso in un confronto tra il sindaco Andrea De Filippo e le opposizioni sui disagi creati dalla rimozione a singhiozzo, perdurante da giorni, nell’area urbana. Il sindaco ha avuto un colloquio-confronto con Angelo Tenenriello (Maddaloni Positiva) e Michele Russo (Alternativa per Maddaloni) che hanno espresso la “personale protesta e il forte disappunto per quanto sta accadendo” .

Angelo Tenneriello
Michele Russo

Consiglieri Tenneriello e Russo siamo alla vigilia della rottura?

Non siamo all’ultimatum: se la città non sarà ripulita si chiederà un intervento di una ditta sostitutiva. E’ una prerogativa che è nei pieni poteri del primo cittadino.

Di cosa avete parlato, allora?

Della ingiustificabile condizione di disservizio perdurante nella raccolta dei rifiuti. Oramai, il ciclo della differenziata è saltato.

Ma oggi c’è stato il blocco dello Stir…

E questa, come è emerso dal colloquio con il sindaco, è una foglia di fico dietro cui si vogliono nascondere le carenze degli operatori.

In che senso?

Innanzitutto, il sindaco ha condotto un sopralluogo personale allo Stir di Santa Maria Capua Vetere che, dopo il principio di incendio, è tornato a funzionare. Non c’era la ressa o al fila di compattatori anche se ben cinque provenivano da Maddaloni.

Ma fateci capire, allora dove è il problema?

Nella mancanza di mezzi. Molti compattatori o navette sono cariche di rifiuti non sversati. Poi oggi non si conferiva l’umido o l’indifferenziata ma la plastica. Plastica che va conferita in altra struttura. Ma per questo servizio non ci sono i mezzi. Il corto circuito è qui.

E quindi?

Quindi, l’amministrazione sta verbalizzando sanzioni a raffica. Ma il problema è legato all’organizzazione dell’intero servizio di igiene urbana sul territorio.

Perdonate l’insistenza. Ma allora come si spiegano i disagi dei giorni scorsi?

Per le medesime ragioni: pochi mezzi, scarico a rilento allo Stir. E poi ci sarebbe anzi c’è u contenzioso palese tra Buttol e maestranze che di fatto irrigidisce le posizioni e fa saltare qualsiasi piano alternativo.

Tradotto: paga il territorio?

Abbiamo a lungo discusso proprio di questo. Credo che siamo ai titoli di coda: o la Buttol ripulisce il territorio o ci sarà l’intervento di una nuova ditta.

Non stiamo parlando di rescissione contrattuale?

La rescissione sarebbe un rimedio peggiore del male e farebbe, secondo il sindaco e non solo, precipitare il comune in un contenzioso infinito. La soluzione è nella contestazione ferrea di tutti i disservizi in tutte le sedi opportune.

Anche in Prefettura?

La richiesta della ditta sostitutiva sarà inoltrata in Prefettura. Abbiamo chiesto e preteso decisioni coraggiose: questa storia dei disagi, dei conflitti azienda-personale, delle carenze di mezzi (presunto o reali) o qualsivoglia altra motivazione deve finire. Perchè qualsiasi siano le ragioni in campo, il risultato è sempre uno solo: scaricare i disagi sul territorio. E questo non possiamo più permetterlo.

Ma voi dell’opposizione che pensate?

In tempi non sospetti, fu avanzata l’idea di insediare una commissione consiliare sui rifiuti. sarebbe stato un’ottimo organo di ausilio all’attività amministrativa e uno strumento di vigilanza contro le scorribande, i malumori e i comportamenti (non sempre irreprensibili) di azienda e dipendenti. E’ stata un’occasione persa per acceendere dei riflettori su questo che è il settore che succhia le principali risorse finanziarie investite dal Comune e quindi dalla collettività.



Redazione