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MADDALONI- Sono diventati 900 mila euro con l’aggiunta di altri 16 mila e rotti grazie agli interessi maturati per il ritardo. Stamattina, l’Interporto Sud Europa (Ise) ha versato la terza rata della conciliazione giudiziale tra Comune e Ise per il pagamento di oltre 14 milioni di euro l’equivalente di Imu e Tari dal 2007 al 2017.

Andrea De Filippo

Il commento a caldo è del sindaco Andrea De Filippo.

Allora sindaco un’altra boccata d’ossigeno e la fine di una lunga attesa?

Direi assolutamente di no. Non condivido e non ho mai vissuto quest’ansia per l’attesa. Che secondo il mio parere è eccessiva e infondata. Parliamo di cose concrete: stamattina, una nuova rata è stata versata comprensiva di interessi. E’ la risposta a quanti hanno nutrito e continuano a nutrire dubbi e perplessità.

Scusi, ma perchè è così sicuro del buon esito di questa conciliazione?

L’occasione permette di fare un ripasso del contenuto della conciliazione giudiziale. L’accordo sottoscritto mette l’ente in una condizione di vantaggio e di certezza contabile. Mi spiego: con l’accordo c’è un riconoscimento delle condizione debitoria dell’Ise e dei diritti creditizi del Comune. Ci sono tutte le condizioni affinchè i diritti dell’ente locale, sempre impugnati nelle sedi giudiziarie competenti, diventino esigibili, certi, reciprocamente riconosciuti.

Ma la preoccupazione è per le scadenze delle rate…

Posso essere paradossale? I ritardi si trasformano in entrare maggiorate per il comune come è avvenuto stamane. Ma tornando alla conciliazioni, ci sono tutte le condizioni per far valere i propri diritti.

Insomma, è sempre ottimista?

No, sono concreto. Fino ad oggi. l’Ise ha versato al comune circa due milioni e mezzo di euro. E questo è un fatto. Attardarsi in dispute senza costrutto non ci avrebbe portato a risultati concerti.

A proposito di concretezza e memoria. Vigliamo ricordare in cosa consiste questa conciliazione giudiziale?

A memoria, sarebbero anzi sono 16 rate trimestrali (da 886 mila euro cadauna) per quattro anni pari ad un importo annuale di 3.5 milioni di euro.

Questo riguarda il passato…

C’è anche una prospettiva futura: l’Ise ha espresso la volontà di regolarizzare i pagamenti per il 2018 e il 2019. Si possono seguire diversi orientamenti e varie scuole di pensiero. Ma c’è un dato indubitabile: con l’Interporto, dopo decenni di contenziosi, è stato cambiato registro. E’ questo il vero e unico nostro grande obiettivo. Rottamare contenziosi; realizzare introiti certi e esigibili per allestire più servizi (tutti da ricostruire da zero), più vivibilità e dare più certezze per i maddalonesi che, dopo anni di sacrifici e stenti, meritano una svolta epocale. Ma sia chiaro una svolta non annunciata ma realizzata, quindi con tempi non sempre certi e annunci tutt’altro che plateali.



Redazione