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MADDALONI- Svolta per via Cancello. Non è più tempi di annunci ma di firma della convenzione. La Regione Campania riconosce il diritto al Comune di Maddaloni il diritto a realizzare sul proprio territorio un «Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione» che valorizzi le opportunità legate alla linea Napoli-Bari. Quando il commissario straordinario Basile (alla fine del luglio 2018) si rifiutò di aderire (per non competenza a deliberare su scelte urbanistiche) al bando della Regione pochi avrebbero scommesso nel recupero di oltre otto milioni di euro. Ne parliamo con il sindaco Andrea De Filippo.

Andrea De Filippo

La notizia è arrivata in un momento difficile per la città. Quindi, ci sono le compensazioni per la Napoli-Bari?

Francamente nessuno, anche la stampa, ci credeva. Quello che sembrava un annuncio politico, aspramente criticato in tutte le sedi, è invece una realtà. Potranno essere spesi, sotto forma di progetti per opere infrastrutturali, circa otto milioni e 200 mila euro. Si tratta di interventi compensativi, finanziati dalla Regione; Trenitalia e Rfi, per l’intervento di «riqualificazione di via Cancello».

Quindi la «riqualificazione di via Cancello» si fa?

Si deve fare. Ma prima bisogna dire una cosa importante: in 15 mesi difficili, costellati anche da una trattativa non sempre agevole con la Regione, abbiamo evitato che si consumasse un’altro torto. Diciamo scippo finanziario, ai danni della città. E ora con quei fondi dobbiamo cancellare un’altro obbrobrio ereditato dal passato: l’ex provinciale Nola-Caserta va infrastrutturata soprattutto oggi che è diventata uno snodo viario fondamentale tra l’Area Metropolitana a di Napoli e le province di Caserta e Bari. Un’arteria, tra l’altro, nota alle cronache per le esondazioni fognarie, l’alto tasso di incidentalità e i rischi del pericolante Ponte Vapore».

In concreto, quali saranno i prossimi passi ufficiali?

Come è avvenuto con l’accordo sui passaggi a livello ci sarà la firma della convenzione che prevede il quadro finanziario, norme e scadenze.

Ad una prima analisi, il comune è chiamato ad un esame di maturità?

E’vero perchè si rovesciano le parti. Toccherà al comune individuare le opere; procedere alla progettazione esecutiva e alla loro realizzazione. Rfi, invece, avrà un doppio ruolo: quello di finanziatore e di controllore. Entro cinque anni l’ente locale dovrà realizzare l’intervento pena la restituzione dei soldi. L’investimento sarà di tipo forfettario: alla stipula della convenzione il comune otterrà il 10 per cento dell’investimento. Poi il 40 per cento alla consegna dei lavori (con opere realizzate almeno al 75 per cento). Un ulteriore 40 per cento all’ultimazione dei lavori. E il residuo 10 per cento in sede di collaudo tecnico.

Quindi bisogna mettersi al lavoro?

In verità, un percorso progettuale, sebbene non esecutivo, è già stato fatto. Forse dispiacerà a qualcuno: ma come per i finanziamenti anche sui progetti non siamo impreparati. Coglieremo l’opportunità fino in fondo.

Una ultima curiosità. Gli altri comuni hanno presentato più progetti e Maddaloni uno solo. Perchè?

Perchè l’intervento in via Cancello è un intervento plurimo. E’ un pacchetto di intervento sulle fogne, sui marciapiedi, sulla viabilità, sull’illuminazione, sulla regimentazione delle acque piovane e altro ancora. La dicitura è univoca ma i progetti sono tanti.

Anche in questo caso di parla di accordo storico?

Allora, non mi attardo in diciture e rivendicazioni. In molto su via Cancello hanno raccontato storie. Noi cerchiamo di farla.

Redazione