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MADDALONI- I pericoli arrivano dal suolo: buche e dissesti nel manto stradale. Arrivano pure dal sottosuolo: esondazioni fognarie e allagamenti. E pure dal cielo: piovono cartelli stradali, pali delle luce e ora persino i pali della corrente elettrica. Se giustamente il sindaco Andrea De Filippo definisce il “territorio parte lesa nell’eterna vicenda del disastro ambientale dell’ex collettore Casmez”, chi percorre via Cancello (a cominciare dai residenti) è anche parte illesa. Già perchè qui si rischia il cranio, oltre alle sospensione e alle ruote delle auto. Attacchi alla pubblica e privata incolumità dal suolo, da sottosuolo e dall’aria. Non è una strada ma una trincea. Dove eravamo rimasti? Alla caduta dei pali della luce. Abbiamo proposto, a scopo preventivo, di aggiornare la segnaletica con indicazioni “caduta lampioni”. L’illuminazione continua a crollare, segno evidente che, nella strada delle esondazioni fognarie, i sostegni sono marci. Crolla perchè (in prossimità del Ponte Vapore) i pali sono stati abbattuti dai Tiri in trappola. E ora crollano pure i sostegni delle rete elettrica. In via Calabricito, strettoia percorsa in controsenso dai Tir e dove la segnaletica è stata più volte sabotata, è stato spezzato un palo dell’Enel. Piegato il sostegno delle rete telefonica. E piegato pure il segnale stradale. Un Tir, che ormai sono i padroni di via Cancello (posso fare quello che vogliono, dove vogliono e quando vogliono grazie ai controlli inesistenti) hanno sdradicato tutta l’impiantistica. Prima o poi potrebbe succedere l’irreparabile, ma allora sarà troppo tardi. Anche per protestare o lamentarsi…

Redazione