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MADDALONI- Sarà un Natale amaro. Lo choc occupazionale è più grave di quello previsto. Nell’indotto dell’Interporto Sud Europa il «pano per le riassunzioni a scaglione e a tempo determinato», di cui si discute dal novembre dell’anno scorso, è fallito. I cantieri sul versante di Marcianise sono sequestrati. E si è fermato anche il nuovo «hub merci e logistico», commissionato dalla Decathlon  presso il «varco Ficucella» (32 mila metri quadrati). L’opera che avrebbe dovuto garantire le maggiori opportunità lavorative per le maestranze. Invece, bloccate le riassunzioni  in scadenza  a cui si sommano gli effetti della sopraggiunta scadenza degli ammortizzatori sotto forma di indennità di disoccupazione per igli edili. peggio di così non era possibile. La situazione è peggiorata rispetto all’anno scorso. Si è perso un anno: fallito il piano di rilancio per il completamento della piattaforma intermodale affidati a quattro società (Sogesa, Gnarra Costruzioni, Calabit, Cacem e Temar del gruppo Edimo). Ne resta operativo uno solo: quello affidato alla Gnarra Costruzione per un impiego residuo a tempo determinato di cinque unità. Per tutti gli altri , ossia per gli esclusi dal turn over occupazionale e sospesi, si prospetta il licenziamento definitivo. Ma c’è di peggio: la Titania, ditta subappaltatrice, ha sospeso il cantiere del «Varco Ficucella». E, nell’ultimo incontro presso il gabinetto del sindaco Andrea De Filippo, il nuovo amministratore  del’Ise Luca Annibaletti (esperto di logistica integrata) ha annunciato che nulla si potrà fare per il cantiere del varco Ficucella perchè afferente alla Simit e non all’Ise. mentre l’Ise lavora per riaprire i cantieri bloccati a Marcianise. Ci vorrà tempo. Francamente, non si poteva immaginare un natale così amaro dal punto di vista occupazionale.

Redazione