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MADDALONI- Dopo la mobilitazione arrivano i controlli. Contro le scosse prodotte dalle esplosioni arrivano i sismografi. E pure centraline portatili di rilevamento monitoreranno le concentrazioni di polveri sottili nonché l’impatto delle «nuvole di polveri» che si abbattono su tutta l’area di Maddaloni Superiore, via Ponte Carolino, via San Salvatore, Formali. Non sono caduti nel vuoto gli esposti-denuncia, inoltrati presso il Comune di Maddaloni, il Comando della Polizia Municipale e Genio Civile, di cui il primo firmatario è sempre l’arch. Antonio Mereu. E’ scattata la mobilitazione istituzionale. Tanto che l’assessore all’ambiente Salvatore Liccardo, l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe D’Alessandro hanno incontrato l’ing. Galasso (responsabile dei lavori del tunnel base) per discutere sull’«applicazione e revisione del piano di mitigazione dei rischi collegati alle polveri e ai rumori».

Giuseppe D’Alessandro

Assessore D’Alessandro che sta succedendo?

A protezione della popolazione molto provata dai microsismi, vibrazioni, rumori o boati generati dall’utilizzo di esplosivi nello scavo del tunnel di 4049 metri, sono stati posizionati sismografi in prossimità del tunnel e nelle vicinanze del piazzarle di scavo.

E per le polveri?

Abbiamo discusso di cose molto concrete su quali interventi da porre subito in atto per ridurre le ricadute sul territorio e soprattutto sulle aree residenziali imbiancate dai residui degli inerti calcarei.

Le «buone pratiche per il contenimento delle polveri» non bastano. Giusto?

Saranno utilizzate tre centraline mobili per il campionamenti delle polveri sottili, nell’area di cantiere, nelle zone più distali e persino presso le abitazioni private. Sarà monitorata anche la diffida del Genio Civile sul rispetto degli orari di lavori nelle aree residenziali. In più, è stato chiesto che i report di rilevamenti siano stampati e comunicati al comune.

Insomma, il comune diventa il controllore ultimo?

Di più. Abbiamo chieste e ottenuto che i dati sulla polveri sottili siano diversificati per tipologie. La polveri calcaree siano divise dalle altre. Per per due motivi: tenere sotto controllo le emissioni legate alla lavorazione degli inerti calcarei e rendere questi dati confrontabili con quelli rilevati in altre aree del territorio monitorando anche l’incidenza del traffico pesante.

E c’è già qualche indicazione?

Di massima, in attesa di conferme analitiche complete, i campionamenti sulle polveri sottili (nell’area molto ventilata della statale 265 dei Ponti della Valle) rilevano concentrazioni mediamente più basse di quelle rilevate presso la centralina di via Brecciame. ma sono solo indicazioni di un trend che non ha nessun valore conclusivo. Il campionamento è cominciato. Nulla deve essere lasciato al caso e il territorio ha bisogno di risposte certe e oggettive in materia di sicurezza ambientale.

Redazione