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Si parla tanto dell’eventualità che vede la costruzione di un nuovo impianto di trattamento rifiuti sul territorio del Comune di Maddaloni che, essendo “scoperto” politicamente, fa da spettatore.
Ci piace sottolineare che nel 2010 la Regione ha stanziato 15 milioni di euro per la caratterizzazione e la eventuale bonifica di Lo Uttaro e aree limitrofe e che indagini svolte dalla SOGESID mostrano che l’area in oggetto è classificata come CONTAMINATA. Inoltre il Consiglio Comunale di Caserta in data 08/11/2013, con delibera  n°31 stabiliva di: “inibire definitivamente qualsivoglia attività concernente il ciclo dei rifiuti dell’Area in parola o in quelle confinanti”.
Pensare che possano essere inserite altre attività insalubri in un’area già così pesantemente inquinata non può che aggravare il livello di inquinamento ambientale, impedendo definitivamente la bonifica dell’area, oltre a determinare lo spreco di risorse finanziarie pubbliche già stanziate e incidendo ancora una volta negativamente sulla vivibilità, sulla qualità dell’ambiente e sulla salute degli abitanti del comune di Maddaloni e delle aree confinanti.
La realizzazione di un’industria insalubre come il detto impianto di trattamento rifiuti costituirebbe un ostacolo per il completamento e l’entrata in funzione, a poche centinaia di metri di distanza, del Policlinico della Seconda Università degli Studi di Napoli, opera strategica per la salvaguardia della salute pubblica nonché per lo sviluppo economico-sociale del territorio.
Maddaloni quanto dovrà subire ancora?

bocchetti