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(di Vincenzo Lombardi) – Mara Maionchi che nella sua carriera qualche talento lo ha pure scovato (Gianna Nannini e Tiziano Ferro giusto per fare qualche esempio), quando lo vide esibirsi nel 2016 alla finale del “Video Festival Live” fu immediatamente colpita dalla sua padronanza di palco e gli chiese perché cantasse in inglese. “Perché amo la melodia e la storica scuola britannica del pop”, rispose lui timidamente. “Bravo! Mantieni lo stile dei cantautori inglesi, ma canta in italiano. È più difficile, per questo non lo fa quasi nessuno”. A distanza di tre anni dal prezioso consiglio della famosa giudice di “X-Factor”, la profezia si è avverata e Giuseppe Izzo presenta in questi giorni il suo primo e prestigioso singolo. Si intitola “Castelli in Aria” (distribuzione Distrokid), è disponibile su YouTube ma, soprattutto su Spotify, la piattaforma streaming più famosa al mondo. Giuseppe Izzo, trent’anni da Maddaloni, ha coronato con questo brano un lungo periodo di studi e sacrifici. Il suo debutto fu subito eclatante. Nel 2015 entra nella fase finale di “The Voice” su RaiDue e la sua voce dedicata e poetica colpisce sin da subito Noemi e J-Ax. Un’esperienza arrivata quasi per gioco e trasformatasi inaspettatamente in una ribalta nazionale. Arriva la visibilità, qualche contratto, delle serate. Giuseppe, però, intuisce che la popolarità momentanea di contest e talent è fine a sé stessa. Inizia a studiare senza pause in un crescendo di Accademie e lezioni private (la “Toscanini” di San Nicola La Strada, la “ArteUs” di Maddaloni, la “Arsnova” di Arienzo). Padroneggia chitarra e pianoforte, si perfeziona nella scrittura e nell’approfondimento dell’italico pop ed arriva a lasciare un lavoro sicuro e di grande professionalità per dedicarsi completamente alla musica. Vuole inseguire il suo grande sogno senza avere rimpianti. Chiude le valigie e arriva a Milano, la Capitale Industriale per eccellenza. Per Giuseppe si aprono le porte della prestigiosa “VMS ITALIA”, scuola con metodi di insegnamento innovativi e completi che può vantare docenti di prestigio come Loretta Martinez. Sicuramente importanti per la formazione e la crescita di Giuseppe anche docenti come Luca Pitteri e Monica Magnani (corista, tra gli altri, di Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Antonello Venditti, Gloria Gaynor). Ancora mesi di dura formazione e di sogni che iniziano a prendere forma. Incontra il giovanissimo e talentuoso Mathis Carion, autore e produttore della nuova scena sonora, che diventa una sorta di “traduttore dell’anima” sensibile e a tratti melanconica di Giuseppe. Un rapporto di amicizia che si sviluppa nel nome della musica e che fa nascere “Castelli in Aria”, il brano che anticipa un 2020 di grandi ambizioni per il cantautore maddalonese. Nei primi mesi del nuovo anno dovrebbe arrivare ancora un singolo per poi giungere al traguardo del primo album. “La canzone “Castelli in Aria” – spiega Giuseppe Izzo ai nostri microfoni – è una sorta di diario aperto della mia vita. Un brano molto autobiografico con forti accenti di cinismo. I “Castelli in Area” nascono, spesso, da un eccesso di fantasia. Dovremmo imparare a convivere anche con sogni ed obiettivi più piccoli e più realisti. Andare avanti a piccoli passi ci aiuta a crescere in maniera migliore”.

Ed è proprio a piccoli passi che il talento maddalonese si sta costruendo un futuro nel mondo della musica. “Castelli in Aria” è un pop ultra moderno che richiama alcune sonorità care a Marco Mengoni ma che strizza l’occhio anche alla storica scuola cantautoriale italiana. Giuseppe Izzo cerca nella musica la sua dimensione di vita, le risposte che troppo spesso questa società digitale non riesce a dare. Per lui non esistono scorciatoie e percorsi facilitati. Il futuro è appena iniziato. Senza fare “Castelli in Aria” si può guardare molto lontano.

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Vincenzo Lombardi