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MADDALONI- Otto anni possono bastare? Sembra di si. Tutti passati tra un ricorso al Tar, una consulenza tecnica d’ufficio e una successiva sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per la responsabilità dell’avvenuto crollo in fase di abbattimento del palazzo di città storico.

Giuseppe D’Alessandro

Assessore D’Alessandro si riparte? Si riparte dal cedimento delle fondazioni e da dove la magistratura ha appena messo ordine?

Sono, da un punto di vista operativo, iniziate le prospezioni geotecniche sui terreni che hanno ceduto nella parte posteriore della sede storica del municipio. Dopo le misure e la produzione dei dati analitici, ripartirà la ricostruzione vera e propria.

Quindi nelle prossime settimane, ci sarà anche l’allestimento del cantiere?

Si, si entrerà nella fase esecutiva per la costruzione degli ultimi due solai mancanti. Si passa alla fase esecutiva per un progetto di abbattimento e riedificazione del palazzo di città che, fino ad oggi, è stato terreno di scontro esclusivo per avvocati di parte, periti tecnici di ufficio e giudici.

Andiamo al pratico, ci sono i soldi?

Senza i soldi non partirebbe il cantiere. Il municipio sarà ricostruito seguendo il progetto originario finanziato dalla protezione Civile. La Regione Campania ha reso disponibili 250 mila euro subito per la riapertura dei cantieri, prima parte di circa 700 mila euro di finanziamento residuo.

Ma si parla di riqualificazione funzionale, in che senso?

Nel senso che sono mutate, negli anni, le esigenze logistiche del comune. Non è fattibile e percorribile qualsiasi scenario di abbattimento, costruzione di megapiazza e quant’altro, pertanto sarà salvaguardato e valorizzato l’antico «Sedile dell’Università» (XVI secolo), vincolato dalla Sovrintendenza. In più, non sarà più sede di uffici o sportelli aperti al pubblico ma di uffici istituzionali: gabinetto del sindaco, dei gruppi politici consiliari, della sala giunta e della sala consiliare. Spazio ad una sala conferenze e una dignitosa per accogliere le cerimonie ufficiali e i matrimoni civili. Cambia, rispetto al progetto originario, l’organizzazione del piano terra destinato per intero alla sezione operativa del Comando di Polizia Municipale con vani interrati dedicati ad accogliere l’autoparco dei vigili.

Redazione