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MADDALONI- Peppone c’è. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere, tra il serio e il faceto, con il fondatore di Città di Idee. Peppe Razzano non si ferma mai. Adesso, sostiene e divulga un’altra iniziativa editoriale singolare come labaccehetta.com. Non potevamo esimerci dal fare domande a brucia pelo.

Peppe Razzano

Caro Peppone facciamo un pò di gossip politico…

Vorrei premettere che mi chiamavano Peppone da bambino. Da allora, è passato qualche annetto. E debbo dire che è andato via anche qualche chiletto soprattutto negli ultimi tempi. Potrei essere semplicemente Peppe.

Ma Peppone è un vezzaggiativo distintivo. In politica, poi è un elemento distintivo di successo…

Non mi formalizzo, ci mancherebbe. Peppe o Peppone quello che non cambia è l’impegno e la spinta per il cambiamento…

A proposito di spinte, andiamo al sodo: Razzano si candidata alle prossime regionali?

Siamo nel gossip più spinto. Insomma, stiamo facendo chiacchiere. Ma non mi sottraggo: dico che ho dato la mia disponibilità ad un gruppo di amici per un impegno ipotetico. Sgombrato il campo dal chiacchiericcio da bar, la dimensione politica è un’altra: tutto è in evoluzione. Ipotizzare scenari, alleanze, schieramenti è quanto di più prematuro e fluido ci possa essere. In questo magma in movimento, c’è anche una disponibilità. Ma la distanza tra cioè che è possibile e cioè che è probabile è ancora troppo grande. Stiamo solo parlando di scenari futuribili molto generici.

Ma ragionando dell’ipotetico come si caratterizzerebbe questa ipotetica candidatura?

Nell’unico modo che conosco: con un saldo ancoraggio ai problemi del territorio che continua a soffrire di un vuoto di rappresentanza. E’ un territorio che non ha voce o non ha tutta la voce di cui ha bisogno. Questo, che va ben al di là dei destini e delle scelte personali, è il vero e unico obiettivo o la vera e unica sfida che deve affrontare e vincere questa comunità. Tutto il resto è gossip: compreso quello che fa o che non fa Razzano.

Redazione