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MADDALONI- Dopo le proteste, gli appelli e il sit-in davanti alla stazione dei Carabinieri in via Appia, arriva la prima mobilitazione ufficiale istituzionale sui problemi della sicurezza, la raffica di furti e incursioni domiciliari che non si ferma (un problema di tutto il territorio, delle periferie e non solo) diventato particolarmente acuto in via Appia. Per la precisione il secondo tratto terminale (dal distributore di benzina alla cosiddetta Cappellucia) ha i nervi a fior di pelle. Non si può vivere nell’attesa, che ogni sera possano arrivare i ladri. Così, su richiesta dei residenti, impulso dell’on. Antonio Del Monaco (membro della commissione bicamerale antimafie del Movimento Cinque Stelle), il sindaco Andrea De Filippo ha convocato (per lunedì pomeriggio alle 15) la prima conferenza dei capigruppo. Ma non si pettineranno le bambole. La richiesta sul tavolo è a più livelli. Primo, ottenere una riunione del Comitato provinciale Ordine Pubblico e Sicurezza a Maddaloni con adeguata richiesta al Prefetto; secondo, sostenere le richieste di rafforzamento di organici (uomini e mezzi di Polizia e Carabinieri sul terreitorio); terzo, coinvolgere la pattuglie dell’Esercito (impegnate nel progetto strade sicure anche per le aree residenziali più isolate e periferiche; quarto; ottenere un pattugliamento sistematico delle aree residenziali e delle villette comunali trasformate in centrali di spaccio dopo il tramonto; cinque, contrasto ai parcheggiatori abusivi; sei, contrastare il fenomeno delle “stese pirotecniche dopo il tramonto”.

Redazione