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di Luigi Ottobre

Vigilia di Napoli-Fiorentina: gli azzurri dopo le sconfitte con Inter e Lazio sono obbligati alla vittoria per mantenere viva la flebile speranza di un posto in Europa

Gennaro Gattuso presenta in conferenza stampa la sfida NapoliFiorentina (domani alle 20.45) nella settimana che porterà gli azzurri a sfidare ancora la Lazio agli ottavi di Coppa Italia e poi la Juventus domenica 26. Un tris di sfide allo stadio San Paolo. “In casa non abbiamo fatto grandi numeri dal mio arrivo e domani giochiamo con una squadra viva. Tiene bene il campo, corre tantissimo, ma per noi è una partita importantissima e non pensiamo alla Lazio o alla Juventus. Pensiamo solo ai tre punti e sarà molto molto difficile.

Demme e Lobotka? Hanno grandi qualità di palleggio. Entrambi possono darci una grande mano. La qualità negli allenamenti è salita, la palla ora scorre più veloce. Aumenta anche la pressione per gli altri, nessuno ha il posto assicurato, chi merita gioca. Non butto però allo sbaraglio i giocatori, prima devono valutare anche come giochiamo”.

Napoli-Fiorentina, Gattuso: “Dobbiamo lavorare e migliorare, tra qualche settimana saremo più continui”

“Abbiamo lavorato poco sull’attacco, abbiamo avuto altre priorità come difesa e centrocampo: possiamo sviluppare in modo migliore il gioco, ma non è una questione solo di attaccanti. Dobbiamo capire in quanti metri stiamo in campo, capire quando gli avversari ripartono. Per questo batto molto sulla difesa, dobbiamo giocare meglio e tenere gli avversari nella loro metà campo. È una questione di squadra, non di reparto.

Non faccio il mago, analizzo i dati durante la settimana di ciò che facciamo in allenamento. La squadra in questo momento? Si gioca ogni tre giorni, abbiamo cambiato metodologia, ci sta che qualche volta i calciatori non ne abbiano più: più di quattro-cinque non giocavano da mesi per novanta minuti, è normale che non reggessero tutto il match. Mi piace il modo in cui lavora la squadra, quando ha gamba e corre riesce anche a pensare: se manca una componente, escono fuori tanti difetti. Non so quanto tempo ci vorrà, siamo a 22-24 allenamenti e penso che tra 15-16 allenamenti vedremo una squadra in grado di dare continuità a livello fisico e mentale.

Dobbiamo arrivare al tiro con il gioco, ci arrivi se segui il gioco negli ultimi 25-30 metri. Il nostro problema è riempire l’area con l’attaccante, con l’esterno, con la mezzala opposta. Non creiamo poco, le occasioni le abbiamo ma non le sfruttiamo. In Europa siamo quelli che han preso più pali, dobbiamo migliorare e buttarla dentro. Giocando 4-3-3, voglio vedere un miglior riempimento dell’area avversaria con 3-4 giocatori”.

“Insigne deve assumersi responsabilità”

“E’ il capitano, in questo momento deve assumersi responsabilità, come gli altri. Sta giocando bene, fa cose importanti a livello qualitativo, però non dobbiamo parlare dei singoli, ma della squadra. Milik ha detto cose importanti, che dobbiamo credere in quello che facciamo, sono cose nuove e dobbiamo migliorare. Tutti stanno dando il massimo. Fabiàn? È fortissimo, riesce a fare delle robe che fanno solo i grandi. Anche in regia sta giocando molto bene, ma forse tocca una volta di più la palla. Se vogliamo vedere uno dinamico che corre per 90 minuti, non sarà mai lui”.

“Meret un patrimonio, Ospina più esperto”

“Ho sempre detto che Meret è un patrimonio, il vissuto di Ospina è diverso da quello di Alex. In questo momento sto andando alla ricerca di un certo tipo di gioco, ed Ospina è più avanti e ci sta. Dopo l’Inter Meret non riesce a dare continuità al suo lavoro, non può tuffarsi perché prova ancora fastidio. Normale che se voglia palleggiare dal basso, Ospina sia più avanti. Il portiere deve parare eh, altrimenti parliamo del portiere volante e del libero: sulla dote del gioco con i piedi ci stiamo lavorando con Meret, ma non è al 100%”.

“Pensiamo partita dopo partita, fisicamente non al top”

“L’obiettivo è domani, vincerne una, ragionare così, la classifica mi fa diventare bianco. L’obiettivo è far finta che se vinciamo andiamo in Champions: prepararla così. Io non faccio terapie, ma lavoro e so che fanno fatica e al 70′ sono morti, ma proviamo a dare una direzione. Stanno facendo fatica, i numeri ce lo dicono ogni giorno, stanno 5-6 ore dentro la struttura e voi lo sapete. Non vedo giocatori menefreghisti che vogliono andare via, ma uscire da questa situazione”.

“Futuro? Penso al presente”

“A me piacerebbe continuare e ripartire da Allan, Ghoulam, Koulibaly, Mertens, Insigne e Callejon, però sapete che ci sono altri discorsi da fare: Champions, Europa League oppure niente Europa cambia le cose, poi la società deve tenere i conti in ordine. Io parlo di oggi: sento parlare di smantellamento, ma una delle poche squadre che ha acquistato sul mercato siamo noi. C’è anche un giocatore (Rrahmani, n.d.r.) che sta facendo le visite. Si lavora per fare le cose fatte bene e sistemare la stagione. Si lavora tutti i giorni e non stiamo qui a pettinare le bambole”.

Luigi Ottobre