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MADDALONI- Una perdita idrica consistente. Una di quelle capaci di innescare il “fenomeno dell’erosione sotterranea” che pervade e sconquassa gran parte delle strade del centro storico. Insomma, un fiume carsico che scorre da mesi. La storia si ripete: cedono le vecchie condutture. L’acqua ad alta pressione è tappata dalla pesante copertura dei basoli. Affiora allora in superficie solo con un piccolo fiotto. Il resto si disperde nel sottosuolo dove si creano delle vie di fuga preferenziali con allagamenti e cedimenti. E’ quello che da anni accade in via Fabio Massimo, via Sant’Antonio Abate, via Ponte Carolino, via Bixio, in maniera diffusa e spettacolare su Corso I Ottobre e soprattutto in via Montano. Ed è quello che accade, dal maggio scorso, in via San Francesco d’Assisi. Solo stamattina, la nuova ditta incaricata della manutenzione ha scoperchiato, portando alla luce, una sorgente che nei mesi da disperso nel sottosuolo centinaia certamente migliaia di litri d’acqua. Il fatto veramente nuovo è che si comincia a chiudere le falle quasi permanenti. Un passo in avanti nei complessi problemi dell’ordinaria manutenzione ma anche in materia di prevenzione. Le infiltrazioni sono causa non solo di avvallamenti stradali ma anche di potenziali danni alle infrastrutture e agli immobili. Questa volta, la perdita (come si evince dal video) non è la solita fontanella perenne o chiazza che emerge dai basoli. Una situazione pericolosa rimossa anche grazie alle idrovore. Fin qui l’emergenza, che apre due scenari. Il primo, la vetustà dell’acquedotto nel centro storico ha un’incidenza indeterminata sui costi del rifornimento idrico del comune di Maddaloni. Non sempre si ha la certezza e il posizionamento delle perdite e delle loro entità che possono rimanere attive per mesi. Il secondo scenario, è tutto finanziario: la rimozione e sostituzione dei vecchi allacci nel centro storico implicano un investimento (che già nel 2012) fu stimato in diversi milioni di euro. Nell’attesa che si possa intavolare un progetto di rifacimento (molto più complesso di quello posto in essere nelle strade asfaltate) la manutenzione tempestiva e le riparazioni in tempo reale solo l’unico antidoto che funziona per prevenire guai peggiori. Nella congiuntura, il ritorno del servizio di manutenzione è la migliore delle notizie possibili.

Redazione