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MADDALONI- Prefettura con le armi spuntate. Si innalza il livello di scontro occupazionale presso lo scalo merci ferroviario più grande del Mezzogiorno. Mercitalia Rail (nel ruolo di committente) e Ferservice (gestore della manutenzione dei locomotori) hanno disertato il tavolo di confronto. Nell’immediato, nessuna risposta dunque sul destino occupazionale del personale tecnico. Ma, in contemporanea, si apre una vertenza ancora più ampia e spinosa sul destino della infrastruttura nel suo complesso, sui servizi che eroga e sul progetto di rilancio produttivo che non c’è e di smentita della dismissione. Si va per gradi e urgenze temporali. I dipendenti dell’Officina meccanica e manutenzione adesso sono nel limbo: le commesse non sono state revocate ma l’accettazione delle stesse (da parte Ferservice) non sono state revocate. In mezzo, ci sono i lavoratori che non hanno nè certezza sulla continuità occupazionale e nè garanzie su un possibile accordo e rientro a lavoro. Fin qui l’emergenza immediata. Ma resta apertissimo il confronto su un gigante del trasporto merci su ferro che di fatto è abbandonato a partire dall’enorme piattaforma del fascio arrivi-partenze formata da 40 binari. Un’emergenza produttiva e infrastrutturale dell’intera provincia che raccoglie, incredibilmente, il silenzio di politici e amministratori locali. Non ci si batte per il futuro e per le nuove generazioni ma per sopravvivere ella realtà stagnante attuale.

Redazione