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MADDALONI- Il raddoppio si farà ma non sarà quello del Consorzio Asi. Il comune sceglie la «piccola tangenziale esterna» e rifiuta di nuovo di prendere in carico il «raddoppio incompleto dell’ex statale 265» (costruita dal Consorzio Asi). Punta dunque sulla realizzazione dell’«asse viario in variante della strada provinciale 223 “Ficucella”».

Giuseppe D’Alessandro

Assessore Giuseppe D’Alessandro quali sono le ragioni di questa scelta?

Non c’è nessuna scelta. In prospettiva della riorganizzazione nella nuova  futura area degli insediamenti produttivi, serve l’ingorgo tra Maddaloni e  Caserta Sud.

Scusi ma non esiste il raddoppio fatto dall’Asi?

Facciamo chiarezza, una volta per tutte, sulla questione del raddoppio affidato all’Asi. Tecnicamente parlando non c’è nessun raddoppio. La strada non c’è fatta eccezione per una striscia d’asfalto non completata. Manca l’illuminazione, il gard rail, le opere di scolo delle acque, le vie di fuga, la segnaletica. Nulla è a norma e la bretella non è stata completata. Il comune non può farsi carico di una strada che non c’è e che è tutta da costruire. Se l’Asi la completa allora siamo disponibili al confronto.

Quali sono allora le due le grandi infrastrutture destinate a rivoluzionare la viabilità?

La prima, è il è il collegamento tra la rotonda di uscita del costruendo casello Maddaloni con la rotonda di ingresso all’area dell’Interporto Sud Europa in via Ficucella. Non sarà solo una nuova strada di accesso alla piattaforma intermodale. Si tratta del progetto di raddoppio di via Ficucella approvato anche dalla Provincia.

E la seconda?

In prospettiva, è l’apertura del sistema di scorrimento veloce interno dell’Interporto Sud Europa su cui sarà deviato il traffico interprovinciale, non solo pesante, che quotidianamente  scorre tra Casetta Sud, Benevento e tutto l’est-maddalonese.

Redazione