Guerra sulle discriminazioni salariali e guerra degli stipendi. Il CSA: “In Comune si toglie ai poveri e si dà ai ricchi”

Piovono soldi sui dipendenti comunali. E piovono accuse pesantissime sulla gestione degli stipendi. In particolare quelli di marzo 2017, arricchiti dai compensi della produttività. L’accusa, destinata a non cadere nel vuoto, la lancia il sindacato autonomo Csa: «In Comune si toglie ai poveri per dare ai ricchi».
Per capirne di più abbiamo intervistato Giuseppe De Lucia, vigile urbano e coordinatore provinciale del Csa.
Quindi a Maddaloni è all’opera un Robin Hood alla rovescia?
Ci risiamo. Siamo alle solite discriminazioni tra dipendenti e ingiustificate sperequazioni non legittimate da nessuna norma.
Possiamo capirne di più?
Dico che il Comune di Maddaloni è gestito in modo approssimativo e senza alcuna regola.
In che senso?
La raccontiamo questa storia di «Robin Hood alla rovescia»?
Sta accadendo l’inverosimile. Dopo aver assegnato le specifiche responsabilità quasi esclusivamente alle cat. D e quindi incrementato il divario economico tra i lavoratori, è arrivata pure la decisione, con atto unilaterale di liquidare la produttività collettiva, ignorando le più elementari procedure di confronto, informazione delle organizzazioni sindacati e informativa.
Stiamo parlando di distribuzione a pioggia staccata da qualsiasi criterio di valutazione della produttività dei singoli?