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Lunedì assemblea di Lega: si discuterà delle ipotesi sul futuro della Serie A ma anche dei diritti TV relativi al triennio 2021/24

In Serie A il Coronavirus ha colpito 9 calciatori con Juventus, Inter, Sampdoria, Udinese, Verona e Fiorentina in quarantena. Dopo i casi Rugani e Gabbiadini, il contagio ha riguardato anche i calciatori viola Vlahovic, Cutrone e Pezzella e i doriani Ekdal, Colley, La Gumina e Thorsby. La continua diffusione della pandemia sul territorio nazionale e l’attesa che si raggiunga il picco dei contagi lasciano supporre che il massimo campionato italiano – così come tutte le altre attività sportive – difficilmente possano riprendere dopo il 3 aprile, termine questo fissato dal decreto del Governo. Cosa succederebbe infatti se il contagio tra i calciatori dovesse proseguire?

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Ecco perché sul tavolo della Lega Calcio c’è l’ipotesi di una ripartenza della Serie A fissata per il 2 maggio, con l’ultima giornata che si disputerebbe il 30 giugno

In quel periodo ci sarebbe anche lo spazio per disputare le gare di coppa – nazionali ed europee, anch’esse sospese a causa del Coronavirus. A patto che l’UEFA accetti di rinviare Euro 2020. Del resto il calcio mondiale si è fermato: eccetto qualche nazione – come la Serbia – le diverse federazioni hanno detto stop almeno fino ad inizio aprile. Le diverse Leghe inoltre potrebbero anche minacciare l’UEFA di non dare i propri calciatori alle Nazionali nel caso in cui Ceferin – presidente del massimo organo calcistico europeo – dovesse decidere di non rinviare i campionati europei.

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Dunque il campionato dal 2 maggio fino alla fine di giugno sembra essere l’ipotesi più probabile. Ricominciare prima appare impossibile. Riprendere gli allenamenti prima di Pasqua non sembra essere fattibile e bisognerà concedere ai giocatori un periodo di preparazione per rientrare in forma dopo la pausa forzata dagli allenamenti. Infine bisognerà sperare che non si allarghi nei prossimi giorni il contagio tra le diverse squadra.

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Luigi Ottobre