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MADDALONI- Si parla tanto di buoni spesa con espresso riferimenti ad alimenti. ma nell’interpretazione più estensiva si tratta di aiuti per bisogni di prima necessità. E poichè nel bilancio delle famiglie anche la spesa farmaceutica ha un peso enorme (dalle esigenze dei lattanti fino a quella dei lattanti) allora arriva una proposta articolata di Forza Italia. Ne parliamo con il consigliere comunale Giuseppe Carfora.

Giuseppe Carfora

Non solo alimenti ma anche farmaci acquistabili con i buoni spesa?

Assolutamente si. E formuleremo la nostra proposta la sindaco. I bonus, come sta avvenendo in altri comuni, possono essere utilizzati anche nelle farmacie e parafarmacie.

Ma sono aiuti per alimenti. O no?

Sono aiuti alla lettera per beni di prima necessità. Non a caso, tra le attività necessarie, sono aperti soprattutto negozi di alimentari e della filiera alimentare e farmacie con annessa distribuzione. Pertanto, l’interpretazione estensiva e corretta degli aiuti del Governo deve coinvolgere e coprire la spesa sanitaria e parasanitaria che incide significativamente nel budget familiare.

Quindi il modello è quello delle social card?

In qualche modo. Garantire, anche se in modo temporaneo, la copertura delle spese necessarie indifferibili.

Il riferimento è ai neonati, lattanti e anziani?

Anche e non solo. I farmaci, soprattutto quelli non coperti dal servizio sanitario nazionale, sono importanti e spesso necessari. Pertanto, il concetto di necessità (cioè tutto quello di cui non si può fare a meno) non può non coprire anche questo settore.

Redazione