00 2 min 4 anni

“Un Covid Center senza bagni è certamente imbarazzante, ma andare a spendere oltre un milione e mezzo di euro per una indagine geologica, due allacci e un massetto sul quale posizionarne i moduli, affidando peraltro direttamente i lavori alla stessa azienda che opera in subappalto di quella aggiudicataria della maxigara Soresa, è davvero sconcertante. Ancor di più se per mettere in piedi una struttura che pare non abbia neppure retto alle prime piogge allagandosi clamorosamente”.

Lo afferma la consigliera regionale campana di Forza Italia, presidente della commissione Sburocratizzazione del Consiglio regionale della Campania, Maria Grazia Di Scala, rinviando alla delibera 418 dell’Asl Napoli 1 Centro, sulla quale un’interrogazione al presidente della Giunta regionale, per conoscere le diverse procedure adottate all’indomani della dichiarazione di emergenza Covid-19.

“Tra queste – spiega l’esponente di Forza Italia -, troviamo, ancor prima della gara per il Covid Center, l’acquisto di ben 40 tablet e 40 pc, poi la maxigara Soresa per la realizzazione del Covid Center da 72 moduli prefabbricati di terapia intensiva. A questa si è aggiunta una successiva spesa per un ulteriore modulo in pvc per una sala Tac di modeste dimensioni costata oltre 100mila euro strumenti diagnostici esclusi e ora quella per i moduli dei servizi ad un personale che non c’è!”.

“Non vorremmo, insomma, che tra urgenze dichiarate prima e calo dei contagi poi, tra spacchettamenti vari e affidamenti diretti sottosoglia che certificano quanto meno una grave carenza di programmazione, ci ritrovassimo alla fine con un clamoroso flop, con un struttura del tutto inutile e che probabilmente avrebbe potuto trovare spazio, in parte direttamente all’interno dell’Ospedale del Mare stesso che ha anche un albergo, e in parte presso le aree esterne delle strutture ospedaliere delle  aree disagiate, a partire da quelle delle nostre isole”, conclude Di Scala.

Redazione