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Dall’alto verso il basso da sinistra verso destra: Claudio Petrone, Nino Caturano, Gianpiero Zinzi, Enzo Lerro, Andrea De Filippo e Luigi Bove

Dei dissidi del centrosinistra ne abbiamo già scritto abbondantemente con i relativi mal di pancia ed eventuali ricongiungimenti che si sono succeduti dal pre primarie ai giorni nostri. Oggi facciamo una breve analisi per quel che riguarda il centrodestra o pseudo tale.
La candidatura dell’ex assessore alle politiche sociali, Enzo Lerro, sembra stia venendo meno. A quanto pare, i dubbi sollevati da alcuni esponenti che orbitano attorno all’area di centrodestra sul nome di Lerro, hanno prodotto effetti collaterali creando un ulteriore fuggi fuggi da una coalizione già fortemente compromessa dagli eventi giudiziari del 7 marzo. Probabilmente le prime vittime di quella inchiesta sono stati gli innocentissimi che purtroppo per loro sostenevano le sorti di quella forza di governo locale decapitata quindi dalla magistratura con le manette ed i noti fatti che non stiamo qui a ripetere per la duecentesima volta.
Il nodo è Forza Italia. Dopo le perplessità palesate da alcuni ex consiglieri di maggioranza, relativamente al nome di Enzo Lerro, Gianpiero Zinzi sta attraversando una fase di difficoltà politica sulla scelta del candidato Sindaco che potrebbe rappresentare il centrodestra in questa nuova e complicata fase politica. Zinzi fino a qualche mese fa era orientato su due nomi: il succitato Lerro e Nino Caturano, anch’egli assessore uscente con deleghe al bilancio. In questi ultimi giorni, sembra che il consigliere regionale azzurro, stia flertando con Andrea De Filippo di Maddaloni nel Cuore affinché il centrodestra possa avere qualche chance in più di imporsi in questa estenuante campagna elettorale e giungere così alla vittoria.
Gli sforzi di riunire il centrodestra, portati avanti da alcuni mediatori come Rino Ventrone, Salvatore Mataluna ed il neo commissario cittadino di Forza Italia, Antonio De Lucia, sembrano destinati a fallire; infatti né Petrone, né Luigi Bove e né Vincenzo Lerro hanno dato disponibilità a fare un passo indietro a favore dell’uno o dell’altro così come hanno bocciato anche l’ipotesi di sostenere alcun chi.
Insomma, se il centrosinistra è lontano dal definirsi coeso, il centrodestra o quel che rimane di quello che fu, è messo ancora peggio.
Ma attenzione perché le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo.

bocchetti