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Circa 20 giorni fa è stata inviata al Comune di Castel Volturno tutta la documentazione di cinque ditte situate a sud del territorio comunale, per l’iscrizione nell’elenco delle attività commerciali che possono accettare i buoni spesa del comune, per aiutare i cittadini in difficoltà, ma nessuna delle cinque  è stata iscritta. A rendere nota la vicenda è stato il dott. Cesare Diana, che si è occupato personalmente della procedura.
“In un primo momento – ha precisato il noto professionista – la dott.ssa La Penna responsabile dei Servizi Sociali , ha risposto che non avevamo seguito le procedure, poi che non era arrivata la documentazione. Così ho provveduto di nuovo a rinviare tutto all’indirizzo pec indicato dal bando ed anche all’indirizzo mail con il quale comunico con la dirigente, ma ad oggi ancora nessuna risposta. Il sindaco di Castel Volturno e la responsabile dei servizi sociali La Penna, continuano a fare orecchie da mercante, creando gravi disuguaglianze tra i commercianti delle diverse zone del comune e arrecando tantissimi disagi ai cittadini, già afflitti dall’emergenza coronavirus.”
“A tutela dei 5 commercianti, le cui ditte insistono dal tratto che va da Ponte a Mare a Lago Patria, che non sono stati autorizzati, adiremo alle vie legali per ottenere il riconoscimento del diritto e dell’eventuale risarcimento. 

È inammissibile che il sindaco di Castel Volturno faccia differenza tra i commercianti del comune, costringendo, come se non bastasse, i cittadini a percorrere circa 15 km per poter utilizzare i buoni spesa, in un periodo in cui le limitazioni sulla mobilità impongono di fare tutto nelle vicinanze delle proprie abitazioni per limitare il contagio Covid”, ha concluso Diana.

Redazione