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MADDALONI- C’è chi si abbandona ai twet. Chi invece vive su facebook o scatena la potenza di fuoco dei social. E poi c’è l’on. Antonio Del Monaco (M5S) che, da qualche settimana, ha scelto il sistema epistolare. Posto un problema arriva la lettera. Sollevata una critica scatta la missiva all’interlocutore di turno. E’ la volta del ministro Manfredi e della richiesta della sospensione dei test di accesso alle facoltà universitarie.

on. Antonio Del Monaco

Ill.mo Prof Gaetano Manfredi Ministro dell’Università e della Ricerca segreteria.ministro@miur. it
TRASMISSIONE VIA MAIL
Oggetto: Sospensione dei test di accesso alle Facoltà universitarie.
Ill.mo Signor Ministro,
l’emergenza sanitaria degli ultimi mesi ha costretto l’intero Paese a confrontarsi con nuovi stili di vita, adottando specifiche norme, con grande impegno e sacrificio di tuni. In un momento cosi difficile, credo sia necessario lavorare sul dialogo e sul confronto per trovare le soluzioni più vantaggiose per il bene comune; soluzioni che riguardano non solo il mondo della scuola, come è noto, ma altresì quello più specifico dell’Università. Attivare le normali procedure di accesso ad alcuni corsi di laurea a numero chiuso, e quindi attraverso un test di ingresso, credo richieda, per le condizioni attuali, una dovuta riflessione. Considerando le nuove e imprescindibili norme del distanziamento sociale, il divieto di assembramento, il sacrificio economico affrontato in questi mesi e non ancora scongiurato per migliaia di famiglie italiane, credo che i scelta più sensata da adottare sia quella di rendere libero l’accesso a tutte le università italiane. Le motivazioni sono diverse.

Una preparazione adeguata ai test richiede, in molti casi, la frequentazione di un corso privato, che, , moltissime famiglie, significa ulteriore sacrificio economico. I test rappresentano una metodologia di reclutamento non sempre efficace M termini di “cultura”: superare o non superare delle prove a risposta multipla spesso è dato dalla casualità, dalla tensione emotiva del candidato, probabilmente più incline ad argomentare piuttosto che a dare risposte immediate, prive di ampio respiro, sacrificate nei tempi ridotti di una valutazione sommaria che non potrà mai decretare la piena validità di uno studente. Non a caso, nei primi anni di università, non sembra del tutto insolito per alcuni che hanno superato il test d’ingresso abbandonare un percorso di studi risultato poi essere troppo difficoltoso o semplicemente lontano dalle proprie inclinazioni. Va inoltre tenuto conto del fatto che molti dei nostri giovani, costretti dagli esiti negativi dei test, optano per l’estero; e sono giovani menti, giovani promesse italiane che rischiamo di perdere, a causa dei limiti imposti da alcune facoltà, come ad esempio Medicina. Perché dunque non tornare alle soluzioni del passato? Ripristinare l’accesso libero a tutte le facoltà universitarie italiane, , un periodo di due o tre anni, credo possa rivelarsi un passo decisivo nel lungo percorso di cambiamenti che ci prepariamo ad affrontare. Il Paese ha forte bisogno dei suoi figli, delle generazioni di uomini e donne del futuro; di coloro che, soprattutto in questa emergenza, hanno avuto la possibilità di dimostrare grande preparazione, capacità, profondo spirito di sacrificio e abnegazione, pregi e caratteristiche essenziali nel mondo del lavoro che certamente non possiamo delegare al limitato e fin troppo superficiale risultato di un test.
Sono pertanto fiducioso nel credere che anche Lei voglia prendere in considerazione tale ipotesi, ritenendo doveroso ed essenziale in questo particolare periodo storico Pare scelte più oculate, nella speranza che possano risultare anche in futuro le soluzioni migliori.
RingraziandoLa per l’attenzione e per il Suo impegno, invio i miei più cordiali saluti.

Redazione