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Abbiamo sempre sostenuto che, nel momento in cui fosse finita la fase 1, avremmo cambiato il nostro atteggiamento nei confronti dei sindaci. 

Ora cominciamo con il costatare che nelle decisioni dei sindaci e nelle varie ordinanze i consigli comunali mai sono stati coinvolti, diciamo pure inevitabilmente, vista l’urgenza del momento. 

Ma… adesso? 

I consigli comunali dovrebbero essere chiamati a deliberare e confrontarsi in modo democratico. In tutti i comuni vi sono state modifiche nei bilanci per giustificare i buoni spesa, ma è necessario che sia il consiglio a dire la sua in merito, visto che, il bilancio è materia di consiglio comunale. 

Ci pare giusto che l’operato dei sindaci sia sottoposto all’analisi del consiglio comunale dei singoli comuni dalla maggioranza e pure dell’opposizione. Di certo poi potrebbero anche esserci suggerimenti per affrontare la nuova fase che è agli inizi.

L’unico comune ad averlo fatto un consiglio comunale è quello di Santa Maria a Vico approvando il bilancio con largo anticipo, ma ciò non toglie che i rilievi che abbiamo fatto sopra valgono lo stesso. A maggior ragione per il comune di Cervino che pure c’aveva provato in piena fase 1 a farlo un consiglio comunale,che sembrava improcrastinabile, ma poi opportunamente ritirato, ma ora ci aspetteremo una pronta convocazione.

Prendiamo ad esempio la decisione della giunta di Santa Maria a Vico di ridurre il canone di locazione (chiamiamolo così per brevità) dei mercatali e ci pare cosa giusta, ma deve essere il consiglio ad esprimersi su tale materia, anche perché sono soldi in meno che si reperiscono che vanno a coprire delle voci (quali?), ma non solo, si potrebbe decidere di dare sostegno diverso da quello annunciato dal sindaco ai commercianti attraverso i vari videomessaggi.

Insomma siamo in fase 2 ergo: più democrazia e meno autocrazia.

Sempre in tema coronavirus da segnalare come gli elenchi dei buoni spesa siano stati completati a Cervino, ma non negli altri comuni, addirittura a San Felice a Cancello fu pubblicato un solo elenco solo parzialmente completo. Ecco magari questi potrebbero essere temi di discussione in consiglio.

Cambiando argomento segnaliamo come a San Felice a Cancello dopo un mese e mezzo cui le strade sono state “sanificate” dal comune e pure dai privati so uscite fuori le zecche! Ora con cosa si è fatta la sanificazione… saccarosio?

Prima di chiudere una piccola nota personale: tempo fa il 28 Aprile per la precisione, avevamo pubblicato dal nostro blog una lettera aperta al sindaco che verrà di Santa Maria a Vico nella quale chiedevamo di riconoscere in qualche modo (con statua, murales, targa, ecc.) lo straordinario sforzo e sacrificio dei medici.

Perché Santa Maria? Semplicemente ci sono altre statue (il calzolaio, la ricamatrice, l’emigrante) dei murales dei personaggi più rappresentativi, insomma, una sensibilità ci sta,ma potrebbe essere rivolto a tutti i sindaci. Ebbene ci è giunta voce che tale nostra richiesta voleva essere un modo nostro per omaggiare Adriano Telese ex sindaco che è andato in Lombardia ad aiutare i colleghi e le popolazioni colpite duramente dal virus. Allibiamo!

Come scritto, chiaramente nella lettera, il nostro voleva essere un omaggio, un applauso, a tutti i medici che stanno facendo un lavoro incredibile e certo anche ai medici nostrani, non Adriano Telese soltanto, ricordato anche dal sindaco Pirozzi in un video, ma proprio tutti, anche quelli che sono diventati medici in Valle di Suessola e poi per lavoro trasferiti in altre parti d’Italia, così poi come gli infermieri, curioso che nessuno c’ha visto un omaggio a Gennaro Piscitelli. Ma poi dopo 5 anni che abbiamo sto blog, ma quando mai abbiamo girato attorno alle cose!? Semmai avessimo voluto avremmo scritto chiaramente il nome e cognome e semmai avessimo voluto omaggiare un medico di Santa Maria andato al Nord per senso del dovere e della solidarietà avremmo fatto un solo nome: Francesco Barbato.

Capiamo che le elezioni vi rendono nervosi, andate in farmacia e prendetevi un calmante.

Alfredo Ferrara