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Il 18 maggio ripartono gli allenamenti degli sport di squadra: ecco le disposizioni contenute nel protocollo della FIGC per il ritorno in campo delle squadre di Serie A

Dopo il recepimento da parte della FIGC delle integrazioni e correzioni dettate dal Comitato Tecnico Scientifico al protocollo stilato dalla stessa Federcalcio, lunedì 18 maggio i giocatori di Serie A potranno tornare ad allenarsi in gruppo, seguendo le linee guida fissate nel documento. Questo darà vita ad un ritiro che durerà 15 giorni. Andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta.

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IL PROTOCOLLO DELLA FIGC

1) Ogni società dovrà individuare il luogo degli allenamenti, che sia esso di proprietà o affittati per l’occasione. Ogni locale dovrà essere oggetto di pulizia giornaliera e di sanificazione periodica. Tutto il personale, sia sanitario che di supporto, dovrà avere a disposizione dispositivi di protezione individuali.

2) Sarà necessario individuare il gruppo squadra: non solo i giocatori, ma anche staff tecnico, medici, fisioterapisti, magazzinieri, dirigenti e altri
dipendenti quali chef, autisti e così via. A ciascuno saranno effettuati anamnesi accurata, visita clinica, 2 tamponi rapidi a distanza di 24 ore e test sierologici. Questi ultimi due saranno ripetuti all’inizio della seconda settimana. Faranno parte del gruppo squadra:

  • calciatori e staff guariti che hanno avuto una malattia conclamata con interessamento respiratorio;
  • calciatori e staff guariti che hanno avuto una malattia lieve o asintomatica;
  • calciatori e staff con anamnesi negativa e negatività nei test.

Sono previsti esami aggiuntivi per i primi 2 gruppi. Se qualcuno dovesse risultare positivo al Coronavirus, dovrà isolarsi subito dal gruppo e seguire le disposizioni previste.

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3) I test molecolari saranno a carico delle società: al medico del club la responsabilità di monitorare il gruppo squadra.

4) Nella prima settimana di ritiro i giocatori continueranno con gli allenamenti individuali e di gruppo: in quest’ultimo caso avverrà all’aperto per un massimo di 7-8 persone. Tutto lo staff tecnico dovrà indossare mascherina e guanti e mantenere una distanza di 2 metri. L’uso della palestra è limitato. Nella seconda settimana verranno introdotti esercizi specifici e di gruppo fino alla partitella. In questo caso lo staff tecnico potrà fare a meno della mascherina.

5) L’uso degli spogliatoi sarà a scaglioni se non si è in grado di mantenere al suoi interno una distanza di due metri. Questo vale anche per la sala medica, coordinata dal medico sociale e il cui uso deve essere limitato ai casi di reale necessità. Anche in questo caso devono essere usati mascherine, guanti e occhiali di protezione per il personale sanitario.

6) Almeno per la prima settimana sarebbe opportuno evitare riunioni interne: se avverranno dovranno essere a partecipazione limitata, mantenendo la distanza di 2 metri. Meglio fare riunioni all’aperto. Anche l’uso della sala ristorante sarà a scaglioni: pasti self-service in monoporzioni confezionate e consueta distanza di due metri. Si dormirà in stanze singole.

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7) Chi viene dall’estero, da una zona divenuta focolaio di infezione o è stato a contatto negli ultimi 14 giorni con un soggetto positivo, dovrà restare in isolamento per altrettanti 14 giorni. Se qualcuno risultasse positivo al Covid-19, dovrà essere isolato in una stanza chiusa e ben areata. Inoltre scatterà:

  • l’isolamento di tutto il gruppo per 14 giorni;
  • il ripristino delle misure più rigide e sospensione degli allenamenti collettivi fino alla ripetizione dei test molecolari e sierologici;
  • la pulizia e sanificazione dei locali.

A quel punto il gruppo squadra sarà sotto la responsabilità dell’ASL locale.

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Luigi Ottobre