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MADDALONI- “Non ti pago”. La Buttol ribalta le tesi del Comune di Maddaloni. Le parti si rivedranno in Tribunale il 4 novembre prossimo. Non si scherza più. Il gestore dei servizi di igiene urbana, conferendo l’incarico all’avvocato Andrea Abbamonte, smonta pezzo dopo pezzo tutte le contestazioni mosse dall’ente locale. Illegittimità, è questa la parola che riecheggia nel minuzioso, dettagliatissimo, completo  atto di citazione. Illegittimi, per la Buttol, tutti gli addebiti mossi dal comune. E pertanto, chiede la decadenza di tutti gli addebiti; il riconoscimento dell’illegittimità interpretazione del capitolato d’appalto e del corretto comportamento dell’azienda stessa. La Buttol non ci sta e respinge al mittente le contestazioni sul blocco della rimozione dei rifiuti, raccolta  e differenziazione dell’ottobre 2019. Paralisi non ascrivibile all’impresa ma al comportamento, non in linea con le direttive sindacali, dei lavoratori. Oltre il tecnicismo, la maxisanzione che si avvicina a quasi 200 mila euro non è dovuta. Con un’azione giudiziaria di tutela, rovescia clamorosamente il tavolo: rigetta la responsabilità dei disservizi e rivendica una lunga lista di attività  di igiene ambientale sostenuti. Il tempo della mediazione è scaduto. Si va in Tribunale. L’atti di citazione ricostruisce, passo dopo passo, tutte le contestazioni mosse dal comune e tutti gli atti conseguenti posti in essere dalla Buttol che chiede l’accertamento di non aver violato le disposizioni contrattuali in occasione dei fatti contestati. Ne consegue la richiesta di considerare illegittimi la lunga serie di penali inflitte dal comune.

Redazione