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MADDALONI- E’ sempre tempo di abusivismo edilizio. Anche nei giorni della pandemia e del Covid-19. Le segnalazioni dei vigili urbani, trasmesse alla Procura della Repubblica, parlano chiaro. A marzo ed aprile, a dispetto o forse grazie al Coronavirus e al lockdown, sono stati quattro gli interventi, con annessi accertamenti, per altrettanti abusi edilizi, trasformati in atti di sospensione o sequestro delle attività. Stop all’ennesimo stenditoio costruito senza autorizzazione; pergolati (classificati come arredo esterno) trasformati in strutture permanenti senza i requisiti antisismici; sopraelevazioni senza permesso e un sottotetto  trasformato in abitazione. E così, al tempo della riorganizzazione delle funzioni al Comando della Polizia Municipale, è tempo di bilanci. In due anni, è tempo di bilanci. E i numeri fanno una certa impressione: sigilli per circa 20 stenditoi abusivi; 15 i sottotetti trasformati in mansarde confortevoli o in sopraelevazioni di fatto per i quali sono scattate le ordinanze di demolizione, con annesso obbligo di ripristino dei luoghi. Poi ci sono le volumetrie tecniche (ripostigli, depositi, terrazze, sottotetti, soffitte), ovvero servizi ausiliari alle zone residenziali, resi abitabili e inglobati nelle abitazioni di pertinenza. Poi ci sono i rimessaggi di Tir abusivi allestiti su piazzali non a norma. Ultimo, ma non meno importante, grazie alle ricostruzioni storiche emergono le trasformazioni non autorizzate degli edifici. Hanno superato quota 250 pure il numero dei capanni degli attrezzi, ruderi generalmente di campagna, ex stalle e capannoni trasformati nel tempo in civili abitazioni.

Redazione