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Non è ancora dato sapere se questa sarà un’estate di tormentoni ed hits da ballare ma, il mondo della musica cerca di mettersi lentamente in modo in un contesto irreale. Tour cancellati, promozioni quasi abolite e progetti discografici che attendono miglior vita. Si prova a lanciare nuove canzoni, nuovi singoli per un mercato digitale che tenta di mantenere in vita il settore. Tra i primi a rispondere all’appello c’è il grande protagonista di questo assurdo 2020 musicale. Parliamo di Diodato che dal 22 maggio torna con il nuovo singolo, “Un’altra estate”, dopo aver fatto incetta di premi. Il triplete di Sanremo (vittoria assoluta, premio della critica e Radio-TV) con “Fai Rumore”, il David di Donatello con “Che Vita Meravigliosa” e la magistrale partecipazione dall’Arena di Verona all’Europe Shine Light, non hanno fermato la vena creativa del cantautore pugliese che in questi mesi di lockdown  ha sentito la necessità di creare musica nuova, di dare senso e valore al tempo, alle emozioni che vive, di mettere nero su bianco le sue sensazioni e riflessioni e di scrivere un inedito che racconta una normalità sospesa e una quotidianità cambiata, con lo sguardo di chi si affaccia al mondo dalla finestra di casa, scrutando ciò che accade fuori da un punto di vista nuovo, quello di chi osserva da dentro.

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“Un’altra estate” è un brano dalle sonorità calde ed evocative, sottolineate dalla potente e solare apertura in cui l’utilizzo di una prevalenza di strumenti acustici, e della voce come strumento, sembra voler raccontare l’inevitabile esplosione naturale di un’estate ormai quasi emotivamente inaspettata.  C’è tutta la consapevolezza di un vissuto difficile che spinge al desiderio di compiere un gesto semplice, che un tempo sarebbe risultato normale, quasi banale, come il decidere di andarsene al mare e che ora, invece, assume un significato più profondo, divenendo l’umano tentativo di allontanarsi dalle tinte grigie di una stagione fredda e dura, alla ricerca dell’abbraccio consolatorio di una nuova stagione. “Ho aperto la mia finestra a Milano e ho sentito il profumo del mare. Sono gli scherzi che fa il desiderio di tornare a vivere. Arrivare su una spiaggia e ritrovarsi davanti quella distesa misteriosa e potente, densa terra di confine che ti insegna a respirare e a confrontarti con la libertà. Nei miei occhi chiusi – racconta Diodato – ho mosso i primi passi verso di lei, fino ad arrivare pian piano a farmi avvolgere dal suo infinito abbraccio. Ho scaldato il mio corpo con movimenti lenti ma sempre più costanti, puntando all’orizzonte, perché in fondo io, a quell’orizzonte, ci credo ancora”.

Questo nuovo brano arriva mentre “Fai Rumore” ha superato i 60 milioni tra streaming e visualizzazioni ed è certificato disco di Platino. La scrittura del singolo è iniziata in lockdown e la produzione è avvenuta in modalità “Fase 2” al 100%, a distanza, tra Milano e Roma, con i musicisti connessi tra loro grazie a tutte le piattaforme tecnologiche possibili.

Vincenzo Lombardi