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Letta al ministro Nunzia Catalfo. I 190 lavoratori licenziati alla Jabil chiedono chiarezza. Chiedono al fine di atteggiamenti persecutori e segnalano un cosdtante clima di tensione nell’azienda.

oggetto: Jabil, mancato rispetto dell’accordo e discriminazioni dei 190 lavoratori.

Illustre Signora Ministra,

con la presente la ringraziamo ancora per la sua fattiva presenza e il suo fondamentale apporto per la risoluzione dei 190 licenziamenti di cui siamo stati oggetto.

In vista, però, del prossimo tavolo istituzionale che si terrà a breve, ci teniamo a denunciare il perseverare di un atteggiamento arrogante e vessatorio da parte dell’azienda nei confronti dei 190 reintegrati, che va a ledere la nostra dignità di lavoratori ma soprattutto di Persone, mortificando la nostra professionalità, facendoci sentire ancora individuati, marchiati e non voluti.

Tutto ciò a dispetto di una accordo siglato pochi giorni orsono, che prevede pari opportunità basate sulla volontarietà, per una platea lavorativa di 540 persone e non ai soli 190, che ricordiamo altresì essere stati individuati con meccanismi poco chiari e stridenti con le norme vigenti in questo Paese.

Nello specifico, con riferimento alle presenze a lavoro per la settimana corrente, ai 190 è stata comandata la presenza per un solo giorno mentre ai rimanenti 350 assicurata la presenza di 3-4 giorni lavorativi, con atteggiamenti che rasentano condizioni persecutorie.

Tutto ciò, come Ella ben comprenderà, non fa altro che alimentare anche tensioni interne tra gli stessi lavoratori.

Abbiamo applaudito tutti a quel risultato ottenuto, a quell’accordo siglato, alla sua venuta presso la stabilimento per incontrarci da vicino.

Abbiamo avuto modo di vedere la sua sincera commozione e , al contempo, Lei di capire che dietro quel numero (190) c’erano dei volti, delle famiglie , delle storie di vita e di ingiustizie subite.

Abbiamo già chiesto alle organizzazioni sindacali interventi mirati e forti, ma siamo confidenti che grazie alla sua azione diretta, ci sia la pretesa del rispetto di un accordo sottoscritto ad un tavolo Istituzionale.

Nel ricordaLe nuovamente quanto sia importante favorire l’arrivo di aziende solide con piani industriali validi e concreti, che diano la possibilità a tutti i lavoratori che lo desiderano, di ricollocarsi senza timore per il breve futuro, è altresì importante

che venga organizzata una commissione di supervisione a garanzia dell’applicazione dei criteri normativi e di legge nell’individuare i lavoratori in esubero qualora l’azienda decidesse di procedere con una nuova procedura dilicenziamento, evitando così scelte approssimative a danno di molti.

RingraziandoLa per la cortese attenzione e la disponibilità, porgiamodistinti saluti.

Marcianise, 8 Giugno 2020

                                                                  F.to 190 Lavoratori Jabil licenziati.

Redazione