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Si susseguono i sopralluoghi al Palazzetto dello Sport, ma per ora non c’è nessuna traccia dei lavori necessari alla sua riapertura

Sono passati oltre 4 mesi da quando, il 29 gennaio scorso, i vigili del fuoco misero i sigilli al Palazzetto dello Sport “Angioni-Caliendo” di Maddaloni. Prima che scoppiasse l’epidemia Covid-19, furono rilevate diverse irregolarità infrastrutturali. Tuttavia, questo non fu da impedimento allo svolgimento di eventi, gare e competizioni per oltre sette anni, nonostante la certificazione antincendio portasse come data di scadenza il 29 giugno 2013.

Si dovrà dunque procedere daccapo, non solo sotto il profilo burocratico e amministrativo, ma anche dal punto di vista strutturale. I vigili del fuoco a tal proposito hanno segnalato tutti gli interventi necessari ad ottenere il certificato: controllo dei sistemi di protezione, nomina degli addetti antincendio, numero sufficiente di estintori. Inoltre non risulta la revisione semestrale degli idranti e il settore tribuna presenta un corrimano che impedisce l’accesso alle scale di smistamento. Per finire, le uscite al piano terra hanno un coletto di fermo non azionabile dalla barra antipanico.

“Solo a seguito dei rilevamenti dei Vigili del Fuoco sono venuto a conoscenza che il certificato fosse addirittura scaduto nel 2013 e rinnovato l’ultima volta nel 2011, quasi dieci anni fa”. Così si espresse il sindaco maddalonese Andrea De Filippo. “Approfittando, quindi, della chiusura ho fatto programmare oltre agli interventi strutturali richiesti dai vigili del fuoco, anche le altre manutenzioni ormai necessarie”.

Sulle tempistiche si espresse Franco Cerreto, responsabile dell’Ufficio Tecnico

“Abbiamo già dato mandato a dei professionisti che stanno lavorando sulla presentazione della scia. La tempista stimata è di un mese”. Allora c’era in corso il campionato di Serie C Gold, con la UnioBasket Maddaloni costretta, per giocare, a cercare un palazzetto in giro per la Campania. Senza dimenticare le serie minori di basket e gli altri eventi sportivi che avrebbero dovuto svolgersi nella struttura prima di essere annullati. Una situazione che spinse lo scorso metà febbraio genitori, dirigenza e staff tecnico della UnioBasket ad organizzare un flash mob nel tentativo di sensibilizzare politica e opinione pubblica sulla chiusura dell’impianto.

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Tuttavia al momento non c’è traccia dei lavori, al di là dei sopralluoghi. Nel frattempo le associazioni di stanza al Palazzetto – come richiesto dal Comune – hanno liberato uffici e ripostigli in vista dei lavori di ristrutturazione.

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Luigi Ottobre