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Mancano 26 giorni alla data che segnerà il destino della città per i prossimi 5 (?) anni.
Nelle scorse ore, sono stati ricusati dalle liste Angelo Masella (Uniti per Maddaloni), Giuseppe Ricupito (Maddaloni Positiva) e Francesco Pipiciello (Calatia Libera); tutti appartenenti alle liste a sostegno della coalizione di centrosinistra con Razzano Sindaco.
Durante la pubblicazione delle liste, abbiamo evidenziato tutti gli ex consiglieri e assessori della scorsa giunta comunale targata Rosa De Lucia che figurano nelle liste. Nonostante ciò, sui vari social network, siamo stati accusati di essere di parte. Misteri assurdi di campagna elettorale, visto e considerato che non abbiamo commesso alcuna omissione. Li abbiamo nominati tutti.
Partiamo dalle liste di centrosinistra:
Nel Partito Democratico spiccano i nomi di Angelo Campolattano, riferimento dell’Europarlamentare Nicola Caputo ma stimato anche da altri consiglieri regionali e dal Commissario del PD della sezione maddalonese Pina Picierno. Nella lista dei Democrat, figurano tre figli di politici di lungo corso, ovvero Domenico Reitano, figlio di Maurizio che con i suoi 18 anni potrebbe emulare il padre che diventò alla maggiore età il consigliere comunale più giovane d’Italia; Michele Russo, figlio dell’avvocato Luigi e Giovanni Ventrone, figlio di Alfonso il consigliere più longevo di Maddaloni con i suoi trent’anni tra i banchi dell’assise pubblica. Ci si aspetta anche un exploit da parte del Prof. Architetto Marco Lombardi, supportato dall’ex consigliere comunale Gaetano Esposito.
Capitolo UDC, ovviamente il riferimento principale e con tutta probabilità quello che prenderà più voti, è l’ex consigliere comunale Nunzio Sferragatta. Nonostante i consensi raccolti alle ultime elezioni amministrative, oltre 500, Sferragatta non fu eletto al consiglio comunale. Ha tantissime chances di centrare l’obiettivo.
Dunque Città di idee, la lista ideata dal candidato Sindaco Peppe Razzano. Una lista che appare molto forte grazie agli innesti del duo Cafarelli-Vinciguerra che hanno condiviso insieme l’esperienza di Maddaloni nel Cuore per poi passare in maggioranza.
Occhi puntati su Vincenzo Sforza, una candidatura identitaria, storico dirigente della sinistra maddalonese.
Dopo una tornata amministrativa segnata da avvenimenti personali piuttosto tristi, Enzo Bove torna alla carica con il suo storico movimento politico Uniti per Maddaloni. “O professor”, cerca il rilancio politico dopo una pausa forzata per i suddetti eventi che ne hanno limitato l’impegno.
Campania Libera: la lista del consigliere regionale Luigi Bosco si presenta con una lista forte. Tra tutti spicca il nome di Pietro D’Angelo che sfiorò l’elezione nel 2013, mancata per un pugno di voti. Elezione centrata da Iacobelli, anch’egli “reclutato” dal duo Bosco – Trovato, a caccia della riconferma tra gli scranni del parlamentino locale.
C’è molta curiosità di vedere le tre liste di Claudio Petrone. Tra i vari nomi c’è solo Gaetano Di Nuzzo che ha già ricoperto il ruolo di amministratore. Tra i coordinatori delle liste, però, ci sono Giacomo Lombardi, ex presidente del consiglio comunale e Pino Magliocca, insomma, gente conosciuta agli elettori e che hanno già ampiamente dimostrato di saper raccogliere consensi.
Per la prima volta, una lista di espressione prevalentemente periferica: “La Periferia si Ribella” nata ai fini di portare direttamente in consiglio comunalele istanze raccolte dagli stessi residenti.
Passiamo al M5S. I pentastellati ci provano con un candidato a Sindaco abbastanza conosciuto. Giulio Carfora, noto amministratore di condomini, sarà la punta di diamante di un movimento che dal 2013 ad ora è cresciuto tanto con un lavoro certosino sul territorio e tante iniziative adottate lontano dagli appuntamenti elettorali.
Ed ecco il Patto per Maddaloni di Luigi Bove.
Come per il M5S, anche nello scacchiere “Boviano” non figurano ex amministratori locali. Il gruppo di Bove è formato da tantissimi giovani che vogliono mettersi in discussione con l’obiettivo di “scassare i poteri forti”, uno slogan che ha sortito gli effetti desiderati visto la grande partecipazione alle riunioni organizzate dall’ex consigliere comunale. L’ultima consiliatura, potrebbe rappresentare il trampolino di lancio per il candidato sindaco che è stato tra i consiglieri comunali di opposizione, quello che più ha incalzato Rosa De Lucia e la sua giunta.
E arriviamo dunque al leader di Maddaloni nel Cuore, Andrea De Filippo.
Gli abbandoni importanti sono stati ben assortiti con l’innesto di Francesco Capuozzo ma soprattutto con Forza Italia.
Due liste molto forti con all’interno soggetti dalla comprovata forza elettorale.
A garantire la giusta esperienza con Maddaloni nel Cuore, oltre al genero del noto costruttore Raffaele Sabba, ci sono Peppe Iaculo, ex consigliere comunale, Alessandra Vigliotti e tanti nomi che possono incidere in maniera rilevante. A coadiuvare la forza elettorale di De Filippo, c’è anche Maddaloni Futura di Antonio De Rosa e Vincenzo Lerro che, dopo aver valutato a lungo una candidatura che avrebbe visto lo stesso Lerro in vesti di candidato Sindaco, hanno invece sposato il progetto del governo di salute pubblica. C’è curiosità anche per quel che riguarda la lista vicina al consigliere nazionale dell’ordine dei giornalisti, Riccardo Stravino e a D’Errico, avvocato e volto noto della politica maddalonese. Una lista che si ispira ai valori della sinistra radicale, completamente nuova al cospetto di quella che partecipò alla scorsa tornata amministrativa.
Dalla sinistra radicale alla destra ed ecco la lista Alleanza Popolare per Maddaloni, ideata e fondata dall’uomo delle tre P, Peppe Vigliotta. Da correggere la denominazione delle famose P.
Infine Rinascita Maddalonese: una lista che doveva andare in appoggio al Giudice di Nuzzo, vicina al consigliere regionale Alfonso Piscitelli (Campania in Rete) e fondata dall’ex assessore Franco La Spina. Una lista forte con ispirazione DS.

bocchetti