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MADDALONI- Prova di forza degli operatori. Quella di oggi è stata una manifestazione muscolare, così come era nell’aria da più una settimana. Stop alla raccolta dei rifiuti della fiera settimana. Servizio a singhiozzo e attività accessorie sospese. Espresso il netto dissenso, ora per senso di responsabilità, alle ore 5 di mercoledì 17 giugno l’indecente accumulo (lasciato non si per quale motivo dagli ambulanti) sarà rimosso. Ieri mattina, è saltato (per la seconda volta consecutiva) il tavolo di confronto con la Buttol e subito è arrivata la risposta. L’appuntamento è per giovedì 18. Se dovesse saltare il confronto si farà un altro passo verso lo sciopero tante volte solo annunciato. E sul tavolo, potrebbe finire anche il caso della fiera settimanale. Tre i quesiti: 1) Perchè gli operatori non sono dotati di raccoglitori o non vengono forniti di raccoglitori?; 2) Perchè si sanzionano i cittadini mentre gli ambulanti sono esentati dall’obbligo vincolante della raccolta differenziata?; 3) Quanti occupano gli spazi della fiera settimanale sono tutti in regola con le occupazioni del suolo pubblico? Argomenti scottanti da far rizzare, trasversalmente, i capelli in testa a molti consiglieri comunali, partiti, movimenti e fiancheggiatori/fiancheggiatrici smemorati.

Non si scherza più. I sindacati giocano a carte scoperte. E’ tutto nero su bianco. C’è una piattaforma di rivendicazione firmata da Ugl (Giuseppe Espugnato), Cgil (Raffaele Maietta), Cisl (Pasquale Varvo), Salvatore Osato (Cgil) e Franco Barletta (Fiadel) fondata sui seguenti punti:

1)Mancato rimpiazzo delle unità quotidianamente mancanti;

2) Mancata riassunzione di una unità lavorativa;

3) Omesso reintegro delle unità mancanti;

4) Condizioni igieniche e manutenzione dei mezzi carenti;

5) Parametri contrattuali non riconosciuti;

6) Dispositivi di protezione individuali forniti in maniera non adeguata alle necessità;

7) Ticket corrisposti in ritardo

A questa nettissima presa di posizione il sindaco ha controfirmato un documento allegando le seguenti proposte:

1) La carenza di personale sarà affrontata con la ditta secondo le normative vigenti;

2) Le rivendicazioni salariali anche per la fornitura di dispositivi di protezione individuale sono legittime e la ditta sarà compulsata per trovare soluzioni;

3) La cantierizzazione di personale di personale diverso da quello oggetto di passaggio di cantiere è da escludersi;

4) I mezzi utilizzati devono essere manutenuti regolarmente o sostituiti.

Così parlarono e scrissero i sindacati e il sindaco. Adesso, si aspetta la voce della Buttol e il confronto decisivo. La tensione resta alta.

Redazione