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È una delle punte di diamante del Patto per Maddaloni che fa capo al candidato Sindaco della coalizione Luigi Bove.
Dott. Alessandro Fucci, consulente tributario, è diventato un personaggio noto per la presenza sul territorio, raccogliendo le istanze dei cittadini della periferia ma non solo.
Dott Fucci, come nasce l’idea di questa candidatura?
Dal bisogno di dare un contributo in una città dove negli ultimi decenni, abbiamo constatato la totale assenza della politica e delle istituzioni. Ho incontrato Luigi Bove e mi ha subito conquistato il progetto di una rivoluzione civica. Ed è proprio la mancanza del “civicismo”, ma quello vero, non quello annunciato per prendere in giro i cittadini, che la distanza tra la politica e la società civile si è ampliato ancora di più. Tra la gente c’è un forte rancore nei confronti dei partiti. Spero che al momento del voto, gli elettori possano conservare il ribrezzo e soprattutto la memoria.
Maddaloni è una città tra le ultime in provincia di Caserta dal punto di vista strutturale, con servizi offerti ridotti all’osso ed elargiti in maniera discutibile.
Come si è arrivati a tutto questo e quale potrebbe essere la medicina?
Come ho detto prima, solo la memoria e la coscienza possono curare decenni di scellerate scelte politiche e amministrative. È pur vero che la situazione generale in Terra di Lavoro è drammatica, purtroppo, però, le criticità nella città all’ombra delle due torri sono più evidenti. È inconcepibile avere delle strade che somigliano a quelle vietnamiti post bombardamenti, acqua che fuoriesce dal manto stradale, discariche a cielo aperto, periferie dimenticate. E queste sono solo le lacune strutturali. Parlare di servizi è utopico, come posso esprimermi su un qualcosa di inesistente? Dobbiamo iniziare da zero.
Mi permetta però una piccola considerazione sulla periferia. Ho accolto con gioia la formazione di una lista che avesse potuto raccoglierele istanze del territorio. Bene, ma chi ha sollevato queste tematiche in consiglio comunale è stato Luigi Bove, e per questo che non ho condiviso la scelta dei fondatori della lista di appoggiare Petrone e dunque Razzano.
L’ultima amministrazione comunale è finita nel peggiore dei modi con l’arresto dell’allora primo cittadino Rosa De Lucia. L’esito giudiziario dell’ultima forza di governo ha allontanato ulteriormente i cittadini dalla politica. Come riavvicinare la collettività alla res publica?
Dicendo la verità. I cittadini, o almeno quella parte sana della città, sono stanchi di essere presi in giro. Agli slogan ed alle promesse devono seguire i fatti. Leggendo alcune dichiarazioni di candidati nostri avversari politici, ho come l’impressione che dimenticano la disastrosa situazione economica e finanziaria del Comune. Ai cittadini va illustrato un progetto reale che gradualmente possa essere in grado di normalizzare una città ferma al palo.
Da quello che abbiano appreso, lei ha sposato il progetto Bove ed è stato tra i sostenitori del piano di sviluppo delle attività sportive nella cittadina delle due torri. Nonostante le tante problematichein città, come mai le sta così a cuore questa questione?
Perché i punti aggregativi e ricreativi per i giovani maddalonesi sono pochissimi. Quindi condivido i progetti sportivi e sociali esistenti sul territorio che hanno la finalità di sviluppare sia il prestigio tecnico-sportivo che quello sociale. Due esempi su tutti, il calcio dove c’è un presidente, Aveta, che sta facendo tanti sacrifici per portare in alto la gloriosa storia della squadra granata e la Boxing Maddaloni dove il coach Clemente sta ottenendo risultati straordinari con i suoi ragazzi e con il suo progetto sociale.
Come vede Maddaloni tra 5 anni con Bove Sindaco?
Non voglio illudere nessuno perché ribadisco che bisogna raccontare la verità. Beh, vedo comunque una città in crescita, amministrata da persone perbene, con tanta passione, dedizione e competenza. La caparbietà e la voglia di fare che Luigi ha trasmesso a tutti i candidati fa ben sperare. Liberiamo Maddalonidai poteri forti e dai pifferai che hanno stancato con le loro promesse fasulle.

bocchetti