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MADDALONI- Il dado è tratto. Approvata la delibera di indirizzi e redatta la documentazione tecnica propedeutica, e quella amministrativa a corredo, per formalizzare la candidatura di Maddaloni ad ospitare un impianto per il completamento del ciclo dei rifiuti. L’intera documentazione, da domani, sarà recapitata all’Ambito territoriale ottimale (Ato) di cui è presidente il sindaco di Santa Maria Capua Vetere Mirra. Scelto il sito adiacente località Pantano, oltre lo scalo merci (lato Acerra), servito dalla viabilità al servizio del termovalorizzatore. Il termine ultimo per presentare offerte o richieste è il 30 giugno. Poi che succederà? L’Ato valuterà le proposte con annesse istruttorie tecniche. Spetterà alla Regione la parola finale. L’iter è appena agli inizi. Restano aperti tutti i discorsi politici. E c’è attesa per il responso finale?

Primo: Se un sito è idoneo (nonostante le rivolte di popolo e i presidi dell’Esercito) per un termovalorizzatore unico che sopporta gli sversamenti di tutta la Regione potrebbe essere non idoneo per un impianto enormemente più piccolo?

Secondo: C’è imbarazzo nei partiti che hanno sostenuto la scelta di Bassolino e oggi sono contrari.

Terzo: C’è preoccupazione per l’impatto ambientale ma nessuno denuncia o parla dell’impatto dei treni dei rifiuti che settimanalmente partono dallo scalo merci alla volta dell’Austria con annessi camion provenienti dagli Stir.

Quarto: La candidatura non coincide con la costruzione. Ci vorranno anni e studi di dettaglio affinchè si arrivi alla eventuale fase realizzativa.

Redazione